Ue. Juncker, ‘La Turchia si allontana a grandi passi dalle ambizioni europee’

Notizie Geopolitiche –

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a Sofia per un incontro con il governo all’apertura del semestre di presidenza europea della Bulgaria, è intervenuto sull’adesione della Turchia alla Casa comune affermando che “La Turchia si allontana a grandi passi dalle ambizioni europee che aveva avuto. Vedremo che progressi la Turchia saprà fare”, e che “Non ci sarà nessun progresso fino a quando ci saranno giornalisti nelle prigioni turche”.
L’accordo sui migranti prevedeva oltre all’esborso di tre miliardi di euro (250milioni la parte dell’Italia, ma prorogabile fino a 6 miliardi), l’abolizione dei visti per i cittadini turchi diretti nei territori dell’Ue e la riapertura dei processi di adesione.
Il realtà dopo il fallito golpe del 15 luglio 2016, vero o presunto che sia stato, la Turchia di Recep Taypp Erdogan ha effettivamente avuto una svolta autoritaria che ha portato agli arresti di deputati dell’opposizione e di giornalisti, alla chiusura di alcune importanti testate e ad un’incredibile repressione nei confronti dei “gulenisti”, da lui accusati di aver orchestrato il golpe. Atteggiamenti poco europeisti e rispettosi di una reale democrazia, accentuatisi dopo che Erdogan ha vinto (seppure in modo dubbio) il referendum che ha riformato la costituzione in senso presidenzialista.
Da parte turca è intervenuto il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, il quale è tornato a sottolineare che l’Ue non avrebbe rispettato l’accordo sui migranti, ne’ per quanto riguarda l’aspetto economico, “sono stati erogati solo 900 milioni”, ne’ per l’avvio dei processi di adesione, ne’ per l’abolizione dei visti.
Su quest’ultimo punto, che teoricamente potrebbe apparire come il più semplice, va ricordato che in Siria ed in Iraq hanno combattuto con l’Isis 10mila foreign fighters turchi, i quali una volta rientrati nel loro paese potrebbero senza i visti tranquillamente muoversi in Europa.