Ue. Pittella, ‘Africa come partner e non come destinatario di elemosina’

di Enrico Oliari

BRUXELLES. Incontrando una delegazione di giornalisti italiani, il numero uno deL Pse Ganni Pittella ha parlato di Africa, tema oggi al centro della Conferenza di alto livello indetta dal presidente Tajani presso l’Europarlamento.
Pittella ha spiegato che fino ad oggi l’Africa era un paese nella coscienza comune destinatario di donazioni, di elemosine, ma “come socialisti europei abbiamo spinto considerare il continente un partner, e con gli anni la cosa non è rimasta uno slogan”.
“Abbiamo lavorato per implementare i fondi per aiutare i giovani nello studio – ha spiegato Pittella -, come pure per introdurre la tracciabilità dei minerali come il Coltan, per la cui estrazione vengono impiegati bambini strappati dalle famiglie e ai quali si uccidono i genitori; abbiamo l’intenzione di arrivare a 44 miliardi per un fondo di investimenti volto allo sviluppo delle imprese africane, denaro gestito dalla Banca europea per gli investimenti”.
Al momento la cifra raggiunta è di 3,4 miliardi di euro, poiché nel fondo c’è quasi solo la somma versata dall’Ue, mentre i paesi membri non sono andati oltre i buoni propositi. “Denaro che va gestito e per il quale servono controlli affinché non finisca in canali sbagliati o alle multinazionali”, ha spiegato Pittella.
Sul tema dei migranti il capogruppo dei socialisti europei ha affermato che “non basta una visione securitaria, ma anche dell’accoglienza”, “anche attraverso canali per ricevere in modo legale i migranti economici, dal momento che ci serve forza lavoro”.
Pittella ha quindi osservato che il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi la richiesta al Consiglio europeo di riforma del Trattato di Dublino, che prevede tra l’altro che la domanda di accoglienza sia presentata dal migrante non necessariamente nel paese di arrivo, bensì in uno dei quattro stati membri che indicherà”.