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Il presidente Usa Donald Trump, che si insedierà ufficialmente il 20 gennaio, ha scelto come proprio segretario alla Difesa “Cane rabbioso”, cioè il 66enne James Mattis, ex Marine di indubbie capacità strategiche ed attivo in Afghanistan, poi in Iraq fino a diventare nel 2010 comandante delle forze Usa in Medio Oriente.
Riconosciuto come uomo tutto d’un pezzo, si era opposto al piano di Barak Obama di appianare gradualmente i rapporti con l’Iran, fino a osservare che “mentre tutti concentrano l’attenzione sull’Isis, il massimo pericolo in Medio Oriente rimane l’Iran”. Quando, in occasione dell’Aspen Security Forum del 2013, gli fu chiesto qual era la sua preoccupazione principale, rispose “Iran, Iran, Iran”.
Trump, che lo ha scelto in occasione della tappa in Ohio del “thank you tour”, ha voluto ricordare che fu Mattis ad indurlo a cambiare posizione sulla tortura, quando proponeva la reintroduzione del “waterboarding” (soffocamento nell’acqua): Mattis gli aveva spiegato che sarebbero stati più efficaci metodi “soft”, “birra e sigarette”.
Per la nomina di Mattis resta comunque un ostacolo burocratico da superare, in quanto è previsto che il capo del Pentagono debba aver abbandonato il suo ruolo attivo nelle forze armate almeno da 7 anni. Sarà quindi il Congresso a dover votare una formula per bypassare il limite imposto dalla legge.
