Usa. Dibattito Clinton – Trump: i sondaggi danno in avanti l’ex first lady

di Manuel Giannantonio – 

trump clinton dibattitoIl terzo e ultimo dibattito televisivo per le presidenziali americane ha avuto luogo mercoledì 19 ottobre presso l’Università del Nevada, a Las Vegas. Hillary Clinton e Donald Trump sono stati invitati a esprimersi sul diritto delle donne, l’immigrazione, le armi, la politica estera e ovviamente l’economica. L’incontro ha rappresentato per Trump l’occasione di spiegarsi sugli scandali sessuali che lo vedono protagonista.
Nessuna stretta di mano, a differenza dei precedenti appuntamenti tra i due, ma l’ultimo dibattito è stato più appropriato. Tuttavia Trump ha tracciato un bilancio apocalittico della candidatura dell’ex first lady.
Il tycoon newyochese è stato accusato dalla rivale democratica di essere la “marionetta” del presidente russo Vladimir Putin puntualizzano che lo stesso Putin “preferisce avere una marionetta come presidente degli Stati Uniti”. Qualche minuto prima i candidati si sono scontrati su un tema sostanzialmente scontato per questo appuntamento: le rivelazioni di Wikileaks. Rivelazioni che il partito democratico e il governo degli Stati Uniti considerano frutto di attività di spionaggio informatico condotta dalla Russia per favorire Trump.
Nel corso del dibattito di Las Vegas, Trump non ha dichiarato se accetterà il verdetto delle elezioni nel momento in cui dovesse perdere. Un’affermazione che non ha precedenti nella storia e nella tradizione politica del paese a stelle e strisce. Un’uscita che inevitabilmente ha suscitato un’ondata di commenti. “’Vedrò sul momento’ è terrificante”, ha commentato l’ex segretario di Stato. Riconoscere di fatto la vittoria dell’avversario fa parte della tradizione e dei fondamenti della democrazia. Trump era stato avvisato dai suoi colleghi repubblicani ma evidentemente non l’ha minimante preso in considerazione.
clinton trump grandeIl candidato repubblicano ancora una volt, ha posto l’accento sulla questione migranti: “Ci riempiono di droga. Non abbiamo un paese se non abbiamo frontiere. Hillary vuole dare loro frontiere aperte. Dobbiamo fermare l’arrivo della droga. In questo momento riceviamo le droghe e loro ricevono il denaro. Non possiamo dargli l’amnistia”, ha detto.
Inevitabilmente, Trump ha rievocato il suo progetto di costruzione del muro tra Usa e Messico: “Abbiamo bisogno di quel muro. Le guardie vogliono il muro. Noi fermeremo le droghe. Noi rinforzeremo le frontiere. Uno dei miei primi atti sarà espellere i trafficanti di droga e ne abbiamo di pericolosissimi! Ce ne sbarazzeremo!”.
Hillary Clinton ha chiamato il popolo Americano a fare la scelta giusta in occasione dello scrutinio del prossimo 8 novembre. “Credo tocchi ad ognuno di noi mostrare chi siamo e ciò quello che è il nostro paese, esprimendo chiaramente quello che ci aspettiamo come prossimo presidente, come vogliamo unire il nostro paese, invece di creare divisioni tra noi; al contrario celebreremo le nostre diversità, andremo d’accordo e ci sosterremo facendo dell’America un paese ancora più grande. L’America e grande perché è buona”, ha spiegato l’ex governatrice dello Stato di NY. Successivamente Hillary ha ribadito ancora una volta quanto sia inappropriato il rapporto di Trump con le donne. “Sappiamo quello Trump dice e pensa delle donne”, ha commentato.
Sostanzialmente le posizioni dei candidati sono state riconfermate così come i sondaggi che continuano a conferire alla Clinton un vantaggio netto su Trump. Col savoir faire figlio di una grande esperienza politica, Hillary è riuscita a cavarsela con le domande che avrebbero potuto imbarazzarla, dal caso email alla fuga di informazioni sensibili via Wikileaks. Non resta che attendere l’8 novembre, quando il popolo americano decreterà il 45mo presidente degli Stati Uniti.