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Mentre in Francia si svolgeva l’attacco terroristico sugli Champs Elysées, il premier italiano Paolo Gentioni incontrava alla Casa Bianca il presidente Usa Donald Trump. Alla riunione, che si è svolta nella sala attigua allo studio Ovale, erano presenti anche il segretario di Stato Rex Tillerson, il consigliere per la Sicurezza Raymond MacMarson e il consigliere ed esperto in strategia militare Steve Bannon.
Tra i temi trattati vi sono stati infatti gli impegni dell’Italia nelle aree critiche, dalla Libia all’Iraq, dall’Afghanistan al Libano: in particolare sulla Libia la posizione di Trump è stata quella di non intervenire militarmente ma di ricercare una soluzione politica. “Gli Usa – ha spiegato il presidente – non vogliono avere alcun ruolo” nella crisi libica.
Gentiloni gli ha risposto che “Sarà decisivo garantire l’unità tra le fazioni in campo, noi stiamo lavorando a quello, diversamente potrebbe riesplodere un conflitto”.
Il premier italiano ha comunque chiesto a Trump di contribuire fattivamente alla stabilizzazione della Libia, paese confinante dell’alleata Italia.
