Usa. Posti effimeri alla Casa Bianca, salta anche Scaramucci. Ora ha tutto in mano Kelly

di Enrico Oliari

Se c’è un posto negli Usa dove il lavoro è precario, è alla Casa Bianca. Non solo perché il “capo” ha un contratto a tempo determinato di quattro anni, rinnovabile per altri quattro. Bensì perché sotto Trump dirigenti e consiglieri sembrano durare il tempo di una sigaretta. Il più veloce ad essere nominato e mandato a casa è stato in febbraio Michael Flynn, il consigliere alla sicurezza durato solo un giorno per via dei suoi comprovati rapporti con i russi. Il ministro della Giustizia Jeff Sessions si è autosospeso; Sessions era succeduto a Sally Yates, licenziata per non aver firmato il “Muslim ban”; James Comey, capo dell’Fbi, ha dovuto lasciare per essersi rifiutato di sospendere le indagini sul Russiagate; il genero di Trump, Jared Kushner, è stato pure lui per poco tempo consigliere, ora di professione fa il genero di Trump; Paul Manafort si era già dimesso in agosto 2016 dal suo ruolo di responsabile della campagna elettorale per via dei suoi rapporti con Mosca, e dopo è rimasto a bocca asciutta.
Una dozzina di giorni fa si è dimesso il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer, prontamente sostituito dalla sua vice, Sarah Huckabee: alla base della sua decisione la scelta del presidente Donald Trump di nominare direttore della comunicazione Anthony Scaramucci, uomo dal carattere un po’ difficile, se non altro per la sua abitudine di attaccare pubblicamente ed in modo offensivo gli altri collaboratori del presidente.
E dopo 11 giorni è stato Scaramucci ad essere licenziato dal suo ruolo di direttore della comunicazione della Casa Bianca, una richiesta avanzata dal nuovo chief of staff, il generale a quattro stelle John Kelly.
Scaramucci, del capo del personale Reice Piebus (anche lui licenziato) aveva detto che “È uno schizofrenico, paranoico del c…”. Ed aveva preteso di non essere sottomesso a lui gerarchicamente.
Ora il nuovo organigramma prevede che tutti i consiglieri passino attraverso Kelly prima di arrivare al presidente: solo la moglie Ivanka e il genero Kurshner potranno entrare nello studio Ovale senza passare da lui.