Usa. Trump introduce i dazi su acciaio e alluminio, ‘per la sicurezza nazionale’

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Ricorrendo al Trade Expansion Act del 1962, il presidente Usa Donald Trump ha firmato il decreto che introduce dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio importati. Al momento saranno esclusi i due paesi confinanti, il Messico e il Canada, ma solo perché in fase di revisione l’accordo “Nafta” introdotto da Barak Obama. La motivazione legale del ricorso al Trade Expansion Act è quella della “sicurezza nazionale”, ed in quanto tale non prevede il passaggio in parlamento; tuttavia è proprio su questo punto, cioè la necessità della tutela della sicurezza nazionale, che arrivano le contestazioni soprattutto da parte di Cina, Corea del Sud e Unione Europea, dal momento che la libera circolazione dei prodotti non va a colpire la sicurezza nazionale.
Nell’ottica di Trump il protezionismo cammina di pari passo con la sicurezza nazionale in quando acciaio e alluminio vengono impiegati per la produzione di armamenti quali navi, aerei e carrarmati, per cui vi è il rischio che si perda la propria autosufficienza produttiva con un conseguente controllo della capacità offensiva a vantaggio di potenze straniere.
Da Bruxelles il Commissario europeo per il Commercio, Cecilia Malmstrom, ha twittato che “L’Ue è uno stretto alleato degli Stati Uniti e continuiamo a essere del parere che l’Ue debba essere esclusa da queste misure”, per cui “cercherò maggiore chiarezza su questo tema nei giorni a venire. Ne discuterò con il rappresentante Usa per il commercio Robert Lighthizer, che incontrerò sabato a Bruxelles”.
E mentre un po’ tutti i paesi produttori hanno ipotizzato il ricorso al Wto, la Cina continua a minacciare misure simmetriche ed ha parlato di “serio attacco a commercio mondiale”.