Usa. Trump vuole nuovi dazi sulle merci cinesi

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Il presidente Donald Trump ha rincarato la dose dopo i contro-dazi adottati dal governo cinese nei confronti di prodotti importati dagli Stati Uniti, ed oggi ha dato incarico di studiare l’introduzione di ulteriori dazi per un valore di 100 miliardi di dollari.
Tutto è iniziato con l’adozione della tassa del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio importato negli Usa, una misura pensata dalla Casa Bianca in senso protezionistico ma anche per denunciare che il surplus della Cina verso gli Usa è di circa 300 miliardi, pari al 65% del totale. Sono comunque 1.333 i beni che Trump si è promesso di tassare del 25 per cento, un’iniziativa alla quale la Cina sta rispondendo passo per passo, in quella che ormai è una guerra commerciale vera e propria i cui esiti non sono del tutto prevedibili. Pechino comunque ha fatto sapere attraverso il proprio ambasciatore Zhang Xiangchen presso l’Organizzazione mondiale del Commercio (The World Trade Organization – Wto) la propria protesta per “un’intenzionale ed evidente violazione dei principi fondamentali della Wto di non discriminazione“.
Trump da parte sua insiste nella politica sia di tutela del know how, sia della produzione e dei posti di lavoro negli Usa, ma ad essere colpita è anche l’esportazione Usa e a catena la produzione stessa.
Al momento l’amministrazione Usa non ha proceduto in egual modo nei confronti dell’Unione Europea per quanto Trump abbia già annunciato di voler fare altrettanto. Bruxelles, che ha minacciato contromisure, ha chiesto che non siano introdotti dazi attraverso un accordo permanente.