Usa. Violenze di Charlottesville, Trump non prende le distanze dai neonazisti

Notizie Geopolitiche –

E’ scoppiata l’ennesima polemica negli Usa per il comportamento del presidente Donald Trump, giudicato stavolta troppo tiepido. Il caso è quello degli scontri che si sono registrati a Charlottesville (Virginia), dove i contestatori antirazzisti sono venuti alle mani con i partecipanti del corteo dei suprematisti bianchi, gente dichiaratamente razzista e che sfilava persino con simboli nazisti. Il bilancio alla fine è stato di 25 feriti, una ragazza investita e uccisa con l’auto da un ventenne e due poliziotti morti per la caduta di un elicottero.
Contro i suprematisti si sono schierati praticamente tutti, compresi i senatori repubblicani John McCain e Ted Cruz, ed ovviamente i democratici a cominciare dall’ex presidente Barak Obama, per il quale “Nessuno è nato odiando un’altra persona per il colore della sua pelle o per la religione. Le persone devono imparare a odiare e se possono imparare l’odio, possiamo insegnare loro l’amore. Perché l’amore viene più naturale al cuore umano che il suo opposto”.
Trump invece si è prima affidato all’ormai classico Tweet per condannare auspicare che odio e violenza vengano respinti, quindi in un intervento televisivo ha affermato che “l’odio e la divisione devono finire adesso. Dobbiamo unirci come americani nell’amore della nostra nazione, attraverso l’affetto degli uni verso gli altri”. Nessuna condanna esplicita per i suprematisti neonazisi e del Kkk, nessuna presa di distanza, anche perché da lì, da quello spazio ideologico, è venuta parte del suo elettorato.
In occasione di un festeggiamento alla Casa bianca immediatamente dopo la vittoria di Trump, un esponente del movimento Alt Right, Ricard Spencer, esultò esclamando “Heil Trump, heil our people, heil victory”, a cui un gruppo di partecipanti rispose con il saluto nazista.