Vaticano. Papa Francesco riceve il presidente dell’Ifad, Houngbo: povertà e migrazioni i temi

di Katie Taft *

Pochi giorni dopo aver ribadito il suo impegno per il rispetto dei diritti dei migranti, Papa Francesco ha incontrato il presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, Gilbert F. Houngbo, per discutere l’importanza di investire nello sviluppo rurale al fine di creare opportunità per le popolazioni più povere del mondo.
Dal suo insediamento in qualità di presidente dell’IFAD nell’aprile 2017, Houngbo ha intrapreso un ambizioso piano mirato a definire e migliorare politiche sociali ed economiche che vanno oltre lo sviluppo agricolo, ponendo maggiore attenzione su occupazione giovanile, uguaglianza di genere, nutrizione e cambiamento climatico per dare l’opportunità alle popolazioni locali di rimanere nelle zone rurali anziché migrare verso le città.
“La maggior parte delle persone nei paesi a basso reddito vive in zone rurali, e oltre la metà di questi è costituita da giovani e ciò ha sicuramente ripercussioni sui processi di emigrazione economica“ dichiara il Presidente Houngbo. “Non ritengo che la migrazione debba o possa essere fermata, ma per fare in modo che diventi una libera scelta e non una costrizione, bisogna dare ai giovani la speranza e l’opportunità di rimanere e non migrare”.
Lo scorso lunedì, il papa ha affermato che “la maggior parte dei migranti preferirebbe rimanere nei propri paesi, mentre invece è costretta a fuggire a causa di discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale”.
Il presidente ha fatto riferimento a recenti notizie apparse nei media su migranti che, dopo aver visto il successo dei loro vicini e delle famiglie rimaste, ritornano nelle aree rurali in Africa per dedicarsi all’agricoltura. In molti casi, queste storie di successo sono il risultato di investimenti dell’IFAD e dimostrano, secondo il presidente Houngbo, che il processo migratorio può essere invertito.
Sebbene questo sia il loro primo incontro privato, il presidente dell’IFAD e il pontefice si sono già incontrati in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione svoltasi in ottobre a Roma, dove è stato evidenziato come la fame e la migrazione nel mondo siano in aumento soprattutto a causa della povertà, disuguaglianza, conflitti e cambiamenti climatici.
In occasione di quell’evento, Houngbo dichiarò che “Le disuguaglianze e la mancanza di opportunità nelle aree rurali comportano la perdita di una delle risorse più preziose per le loro comunità: i giovani”. Il presidente aveva inoltre sottolineato il valore e l’importanza degli investimenti mirati a trasformare le realtà rurali per dare a milioni di giovani la possibilità di costruirsi una vita migliore.
Circa 3,1 miliardi di persone vivono nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo. Esse rappresentano non solo circa il 40% della popolazione mondiale ma sono oltre il 75% delle persone più povere ed affamate del mondo, la cui vita e mezzi di sussistenza dipendono dalla piccola agricoltura.
L’IFAD investe e collabora con i governi per sviluppare programmi che attraggano le persone, in particolare i giovani, verso l’agricoltura offrendo formazione, accesso al sistema finanziario e ai mercati.
“Sarei felice di vedere un giorno i giovani, da soli o in gruppi, intraprendere con ottimismo ed entusiasmo un’attività legata all’agricoltura, al pari dell’entusiasmo generato dal richiamo della città” ha detto Houngbo.

* Ufficio stampa Ifad.