Venezuela. Si insedia la Costituente. Il Vaticano, ‘va sospesa’

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Si è insediata nel Campidoglio di Caracas l’Assemblea costituente del Venezuela, dopo il controverso referendum di domenica scorsa che ha visto una bassa partecipazione dell’elettorato.
I membri dell’Assemblea sono infatti tutti filo-governativi, e sono entrati nell’aula preceduti da membri del governo.
Il più anziano dei 545, l’ex parlamentare chavista Fernando Soto Rojas, ha aperto la cerimonia, mentre l’Assemblea sarà presieduta dall’ex ministro degli Esteri Delcy Rodriguez.
Nel suo discorso di apertura Soto Rojas ha sottolineato che “Il Venezuela vuole pace”, ma sono oltre 120 i morti da aprile tra i manifestanti antigovernativi a causa della repressione soprattutto operata dai “colectivos”, formazione estremista fiancheggiatrice di Maduro.
Alla Costituente si è arrivati poiché fin dalle elezioni del 2015 Maduro non gode più della maggioranza del parlamento, istituzione che ha tentato di esautorare accentrando su di sé i poteri attraverso una sentenza del Tribunale supremo, iniziativa poi annullata a seguito delle proteste internazionali. Con la riforma costituzionale Maduro conta quindi di aumentare i propri poteri e di continuare a governare.
Finita in un nulla di fatto i tentativi di mediazione del Vaticano e dell’Osa (Organizzazione Stati Americani), come pure del presidente della Colombia Juan Manuel Santos, il quale aveva affermato che “L’idea dell’Assemblea Costituente dovrebbe essere abbandonata per ottenere una soluzione coordinata, rapida e pacifica in Venezuela. Lo chiede tutto il mondo”.
Oggi sul caso si è spesa nuovamente la Santa Sede, che ha chiesto ufficialmente di sospendere la Costituente esprimendo la “profonda preoccupazione per la radicalizzazione e l’aggravamento della crisi nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, con l’aumento dei morti, dei feriti e dei detenuti”. È stato inoltre espresso “un accorato appello all’intera società affinché venga scongiurata ogni forma di violenza, invitando, in particolare, le Forze di sicurezza ad astenersi dall’uso eccessivo e sproporzionato della forza”.
Sempre di oggi è la notizia che il procuratore generale Luisa Ortega, uno dei maggiori oppositori del governo, ha parlato di “scandalose” frodi elettorali durante le operazioni di voto per la Costituente, per cui ha avviato un’inchiesta.
L’esponente dell’opposizione Antonio Ledezma, arrestato il 1 agosto, è invece oggi stato condotto ai domiciliari.