di Enrico Oliari –
Il Servizio federale di Sicurezza della Federazione Russa (Fsb) ha reso noto che sono stati prevenuti in questi mesi una serie di attentati contro il personale militare di alto rango del ministero della Difesa impegnati direttamente o indirettamente nell'”Operazione speciale”, ovvero nella guerra in corso in Ucraina. Si tratta di un pericolo non secondario, se si pensa che solo pochi giorni fa, il 17 dicembre, i servizi ucraini hanno rivendicato l’uccisione a Mosca del 54enne tenente generale Igor Anatolyevich Kirillov, capo delle truppe RKhBZ delle Forze armate della Federazione Russa, insieme al suo assistente, il maggiore I. V. Polikarpov.
In queste settimane l’Fsb ha provveduto all’arresto di quattro cittadini russi coinvolti nella preparazione di nuovi attacchi. In novembre è stato individuato ed arrestato un cittadino russo reclutato dai servizi ucraini per compiere un atto terroristico: è arrivato nella città di Mosca dall’Ucraina sotto le spoglie di un migrante in transito attraverso la Moldavia e la Georgia, residente permanentemente in Ucraina dal 2020. E’ risultato essere in possesso di cariche esplosive camuffate in batterie aggiuntive per i cellulari, pronte per essere piazzate con magneti sotto l’auto di un alto funzionario del ministero della Difesa. Una volta arrestato ha confessato, come altri tra cui lo stesso omicida di Kirillov, che gli ucraini avevano promesso soldi e la possibilità di farsi una vita in un paese dell’Unione Europea.
Del terrorista non sono state rese note le generalità, come neppure di colui che lo avrebbe assistito, descritto come una “nuova recluta” risultata essere residente nella città di Mirgorod, nella regione ucraina della Poltava.
Gli inquirenti dell’Fsb hanno individuato inoltre un moscovita, reclutato anche lui dai servizi speciali ucraini, il quale aveva compiuto ricognizioni sui luoghi di residenza e di lavoro del personale militare di alto rango del ministero della Difesa russo e sui membri delle loro famiglie. E’ stato appurato il suo invio ai servizi ucraini di foto e di materiale video utile per compiere azioni terroristiche. Le perquisizioni effettuate presso la sua abitazione hanno permesso di individuare altri due cittadini russi che gli avrebbero dovuto procurare l’esplosivo con cui colpire.
L’Fsb ha appurato che strumenti ed esplosivi arrivavano in Russia nascosti in elettrodomestici, strumenti di lavoro e ricambi per auto.
I quattro sono ora accusati di “traffico illegale di esplosivi e ordigni esplosivi”, “preparazione di atti terroristici”, nonché di “alto tradimento”, reati per i quali è previsto l’ergastolo.