di Giuliano Bifolchi * –
Nei giorni scorsi la compagnia spagnola Enagás è entrata a far parte del progetto Trans Adriatic Pipeline (TAP) acquisendo il 16% delle azioni; l’importanza del gasdotto per l’Italia ed in generale per l’Europa è elevata perché grazie al gas naturale proveniente dall’Azerbaigian sarà possibile diversificare le fonti di approvvigionamento energetico europee e quindi liberare l’Unione Europea dall’obbligo di avere come unico rifornitore la Federazione Russa.
Notizie Geopolitiche ha voluto discutere con Enagás le motivazioni che hanno spinto la compagnia spagnola ad entrare attivamente nel TAP e le possibili dinamiche future del mercato energetico europeo.
– Trans Adriatic Pipeline (TAP) è un progetto che potrà trasportare il gas naturale dall’Azerbaigian sul mercato europeo. Perché la compagnia spagnola ha deciso di farne parte?
“Per Enagás, compagnia con più di 40 anni di esperienza nella costruzione ed operazione di infrastrutture del gas naturale, il mercato europeo è uno dei settori chiave della nostra strategia per i prossimi anni, dove supporteremo l’implementazione di progetti i quali contribuiranno alla sicurezza delle forniture sul continente.
Enagás sta partecipando al progetto TAP che prevede la costruzione di un gasdotto lungo 871 chilometri collegante la Turchia e l’Italia attraversando Grecia ed Albania. TAP è parte del cosiddetto Corridoio Meridionale del Gas, un progetto disegnato per fornire l’Europa con il gas naturale del Mar Caspio, il quale potrà garantire la sicurezza energetica del continente.
Come background, Enagás è la principale compagnia di trasporto di gas naturale in Spagna ed è certificata come TSO (Transmission System Operator) dall’Unione Europea.
Con l’ingresso della nostra compagnia, la struttura degli azionisti formatasi aiuterà il miglioramento della posizione strategica di TAP come un vero progetto europeo che trasporterà una nuova risorse di gas sui mercati strategici continentali. Il nostro ingresso continua il modello di successo di joint-venture di TAP che ha unito i produttori e gli acquirenti”.
– Pensa che TAP potrà migliorare ed accrescere l’importanza di Enagás e la sua presenza sul mercato europeo?
“Per Enagás divenire parte di TAP rappresenta una pietra miliare nel suo posizionamento sul palcoscenico europeo.
La nostra compagnia, e la Spagna come paese, possono contribuire con la loro ampia esperienza e know-how, le quali ne hanno permesso il posizionamento come punto di riferimento internazionale, sia alla fase di costruzione dell’infrastruttura e sia a quella successiva operativa”.
– Può TAP giocare un ruolo importante per la Strategia di Sicurezza Energetica europea, specialmente dopo la crisi ucraina? Dopo la sanzioni il mercato energetico, in particolare quello della distribuzione del gas naturale, potranno cambiare?
“TAP è un progetto strategico, chiave per la sicurezza delle fonti di approvvigionamento energetiche dell’Europa. L’Unione Europea sta supportando la creazione di un mercato del gas europeo integrato.
La Russia è il maggiore fornitore di gas in Europa, e progetti come TAP rinforzano la sicurezza della forniture nell’Unione. In termini di strategia energetica, l’idea di fondo è quella di completare non di sostituire.
La sicurezza energetica deve essere una priorità in Europa in modo da raggiungere un Singolo Mercato di Energia. Per questo motivo il continente necessita di rinforzare un network di connessioni internazionali come TAP il quale è stato incluso nel Progetto di Interesse Comune (PCI) dell’Unione nell’ottobre 2013 ed è fondamentale per integrare il mercato del gas continentale.
La Spagna può aiutare a migliorare la sicurezza delle forniture con una rotta complementare attraverso una interconnessione con la Francia via Pirenei (MidCat). Enagás può giocare un ruolo leader in entrambi i progetti fornendo la propria esperienza nel settore e la certificazione TSO”.
– Parlando di Enagás, quale sarà la vostra strategia nel vicino futuro?
“Riportando quanto già menzionato precedentemente, supportare i progetti che aiutano a rafforzare la sicurezza delle forniture è una priorità per Enagás. Insieme al progetto TAP, Enagás sta promuovendo l’interconnessione con la Francia, per la quale potrebbe essere necessario implementare il progetto MidCat, incluso come PCI dell’Unione nell’ottobre dello scorso anno.
Entrambi sono progetti chiave per l’integrazione del mercato del gas europeo e complementari a rinforzare la sicurezza delle forniture nel continente.
La strategia di Enagás è focalizzata sullo sviluppo di un ruolo rilevante ed influente nello scenario futuro consolidato dell’Europa, ottenendo posizioni di integrazione all’interno dello stesso mercato del gas. In questo settore, la compagnia sta costruendo la sua esperienza come TSO e sta consolidando la sua posizione come esperto globale nel settore del gas naturale liquefatto (LNG) e dello sviluppo di strutture internazionali”.
– Il gasdotto Transadriatico arriverà nell’Italia meridionale. Grazie a TAP, potrà l’Italia divenire un hub strategico nel settore energetico? Enagás è interessata ad opportunità di investimento sul suolo italiano?
“Tutte le nuove rotte di rifornimento che contribuiranno alla sicurezza dell’Europa sono positive. In termini di infrastrutture e diversificazione, noi crediamo che la Spagna, come l’Italia, possano giocare un ruolo chiave.
L’Italia, come membro dell’Unione Europea, supporta la creazione di un mercato del gas europeo integrato. La Spagna è molto forte nel settore LNG e può contare sui gasdotti nazionali collegati con il Nord Africa. Questo significa che noi abbiamo il fornitore maggiormente diversificato all’interno dell’Unione Europea il quale senza dubbi contribuirà al rafforzamento della sicurezza nel resto del continente.
Il mercato europeo è una delle aree chiave di sviluppo internazionale menzionate nel documento 2013 – 2015 Strategic Update; di conseguenza, la partecipazione all’interno di TAP sarà un passo fondamentale nel processo di internazionalizzazione della compagnia”.
– La Repubblica di Azerbaigian negli ultimi anni è divenuta uno dei paesi leader nel mercato energetico. Enagás ha un interesse maggiore in questo paese ed in generale nell’area del Mar Caspio?
“La compagnia sta esplorando nuove opportunità nei paesi in crescita con una struttura politica e regolatoria stabile i quali possano soddisfare i criteri della strategia di Enagás ed ottenere beneficio dall’ampio know-how di cui disponiamo”.
– Avete progetti di espansione nei mercati dell’Europa meridionale partecipando, per esempio, alla Ionian Adriatic Pipeline (IAP)?
“Seguendo la nostra strategia 2013 – 2015, Enagás sta esaminando la possibilità di partecipare in un nuovo progetto internazionale, purché in sintonia con il suo core business e che abbia rischio e redditività ad un livello simile a quello del business corrente. Inoltre, tali progetti dovranno fornire flussi di cassa stabili e prevedibili mantenendo l’indebitamento entro i limiti stabiliti nel Piano Strategico.
I primi passi compiuti da Enagás sulla scena internazionale sono avvenuti in America Latina (Messico, Cile e Perù), all’interno di quei mercati in crescita con livelli normativi stabili. Uno dei principali assi della nostra strategia per i prossimi anni si concentrerà sullo sfruttamento dell’esperienza di Enagás come TSO, al fine di assumere posizioni nel processo di integrazione del mercato europeo del gas, attraverso alleanze e partecipando a vari progetti”.
* Giuliano Bifolchi è analista geopolitico specializzato nel settore Sicurezza, Conflitti ed Energia. Laureato in Scienze Storiche presso l’Università Tor Vergata di Roma, ha conseguito un Master in Peace Building Management presso l’Università Pontificia San Bonaventura.
Follow him on Twitter: @BiGiuls37












