Aereo dell’Azerbaijan abbattuto dalla difesa russa, le scuse di Putin ad Aleyev

di Guido Keller

Il presidente russo Vladimir Putin si è scusato per l’abbattimento mercoledì scorso dell’aereo dell’Azerbaijan Airlines schiantatosi in Kazakistan, senza però riconoscere in modo esplicito le responsabilità di Mosca.
L’aereo, un Embraer 190 della Azerbaijan Airlines partito da Baku e diretto a Grozny, in Cecenia, era stato costretto a una deviazione, e in un primo momento le notizie lo davano colpito da uno stormo di uccelli. Tuttavia con il passare delle ore era apparso evidente che il velivolo era stato in realtà centrato da un agente esterno, probabilmente un missile, ma i piloti erano comunque riusciti a riportarlo a terra all’aeroporto di Aktau, città situata sulla sponda kazaka del mar Caspio. Dei 67 fra passeggeri (soprattutto azerbaigiani) e membri dell’equipaggio in 32 erano riusciti a sopravvivere, di cui una decina feriti in modo grave.
Mentre l’aereo dell’Azerbaijan Airlines era in volo verso Grozny, la capitale cecena era soggetta a un fitto bombardamento di droni da parte delle forze ucraine, da qui il dirottamento del velivolo ma soprattutto l’ormai certo abbattimento da parte dei sistemi difensivi russi a causa di un errore.
Putin ha definito l’accaduto un “tragico incidente”, e ha precisato che “l’aereo di linea azero aveva tentato più volte di atterrare all’aeroporto di Grozny nello stesso momento in cui la città, insieme a Mozdok e Vladikavkaz, veniva attaccata dai droni da combattimento ucraini e le difese aeree russe erano in funzione per respingere questi attacchi”.
Il presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev ha poi rilasciato un’intervista alla televisione azera sull’incidente in cui ha dichiarato che l’aereo precipitato era stato danneggiato “a causa dei bombardamenti da terra” vicino alla città di Grozny. Ha tuttavia osservato che, per quanto non vi siano ancora prove inconfutabili che a colpire l’aereo siano stati i sistemi difensivi russi, vista l’alta probabilità è bene che Mosca di “ammetta la colpa, punisca i colpevoli e paghi i risarcimenti”.
A cogliere la palla al balzo per fomentare la polemica è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha affermato che “le riprese dell’aereo riportano a un attacco della difesa russa: la Russia deve fornire spiegazioni chiare e smettere di diffondere disinformazione”.