Africa. La presenza militare straniera nel continente africano

di Alberto Galvi

Nel continente africano almeno 13 potenze straniere hanno una consistente presenza militare, con gli Usa e la Francia in prima linea nella conduzione delle operazioni sul suolo africano.
In Africa le principali nazioni straniere che hanno presenze militari sono Francia (Mauritania, Senegal, Burkina Faso, Mali, Niger, Ciad, Costa d’Avorio, Camerun, Golfo di Guinea, Gabon e Gibuti) e Usa (Senegal, Burkina Faso, Ghana, Gabon, Camerun, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Somalia, Botswana, Seychelles e Gibuti).
Le altre sono: Germania (Mali, Niger e Gibuti), Russia (Repubblica Centrafricana), Regno Unito (Mali), India (Madagascar e Seychelles), Emirati Arabi Uniti (Libia, Eritrea e Somaliland), Arabia Saudita (Gibuti), Belgio (Mali, Gibuti e Niger), Italia (Libia, Gibuti e Niger), Turchia (Somalia), Cina (Gibuti) e Giappone (Gibuti).
Attualmente gli Usa hanno 7mila militari in tutto il continente, e 2mila soldati americani sono coinvolti in missioni di addestramento in 40 Paesi africani. Le forze speciali americane operano in tutta l’Africa orientale nelle cosiddette posizioni di operazioni avanzate in Kenya e Somalia.
Anche la Francia ha dispiegato forze militari o stabilito basi in un certo numero di nazioni africane. Il Paese ha più di 7.500 militari attualmente in servizio nel continente. La sua più grande presenza è nel Sahel, soprattutto nella zona di confine che collega Mali, Burkina Faso e Niger.
La presenza di forze militari straniere in Africa non è limitata alle potenze occidentali. La Cina è particolarmente attiva nel Corno d’Africa.
L’India ha aumentato la sua presenza navale in Africa e istituito una rete di strutture militari in tutto l’Oceano indiano per contrastare la crescente impronta militare della Cina nella regione.
Inoltre vuole anche proteggere le sue rotte marittime commerciali dalla pirateria, stabilendo 32 stazioni di sorveglianza radar lungo le coste delle Seychelles, delle Mauritius e di altre località al di fuori dell’Africa.
Altri due Paesi non occidentali con una presenza militare in Africa sono: la Turchia, gli EAU (Emirati Arabi Uniti) e il Giappone.
Il Corno d’Africa e il Sahel sono l’epicentro dell’attività militare straniera per contrastare le minacce alla pace internazionale, sottomettere gruppi terroristici o contrastare la minaccia della pirateria come è successo al largo delle coste somale, anche se negli ultimi anni si è attenuata molto.
Ci sono altre motivazioni per stabilire basi militari in Africa. Queste includono la protezione degli interessi commerciali. Gibuti è diventato un centro strategico militare per gli eserciti di tutto il mondo. Gli eserciti provenienti da Cina, Giappone, Francia, Italia e Arabia Saudita stanno tutti stabilendo basi lì, perché Gibuti è importante per il traffico commerciale del Canale di Suez.