Agadir: Quinta conferenza del Simun

Elmedraoui, ‘aiutiamo i diplomatici di domani a integrarsi e a conoscere le nostre istanze’.

Red –

AGADIR (Marocco). Si è svolta ad Agadir, in Marocco, la quinta edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sul modello del Sahara, evento che ha raccolto analisti, diplomatici, giornalisti e tanti giovani di diversi paesi per discutere e confrontarsi sui temi politici, sociali e di sviluppo del Sahara Marocchino.

Hicham Elmedraoui *, segretario generale della conferenza, ha affermato che “si è trattata di un’occasione per giovani di tutto il mondo per discutere di questioni globali che interessano gli organismi delle Nazioni Unite”.

– In particolare si siete concentrati sul tema del “Modello Sahara”?
La Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite sul Modello Sahara, conosciuta in breve come ‘Simun’, è il risultato degli sforzi che personalmente ho intrapreso nel corso di 24 anni in diversi contesti internazionali a capo di numerose organizzazioni civili e giovanili. L’idea era che il Marocco organizzasse una conferenza globale con standard internazionali che prevedesse la simulazione degli organismi delle Nazioni Unite”.

– Deve essere stato un lavoro lungo e impegnativo. Ha trovato difficoltà nell’organizzazione di questi eventi?
“Sa, come per ogni organizzazione civile non governativa, il primo ostacolo incontrato è quello di natura economia, dato che la conferenza, secondo i suoi standard internazionali, richiede enormi capacità e la mobilitazione di molte risorse finanziarie e umane. Sono poi necessarie determinazione e tenacia, elementi imprescindibili che hanno permesso di organizzare la prima edizione nel 2017. Poi ne sono seguite le altre, salvo l’interruzione per la pandemia di Covid-19”.

(Foto: pda).

– Quali sono i risultati più importanti raggiunti negli anni di incontri?
”La conferenza ha ottenuto un grande successo, sessione dopo sessione, e siamo stati in grado di raggiungere buoni risultati, ad esempio con la firma di numerose partnership con varie organizzazioni internazionali e regionali al fine di rafforzare la cooperazione.
Dalla prima edizione abbiamo coinvolto più di 1.200 giovani provenienti da diversi paesi, ragazze e ragazzi che sono stati impegnati in simulazioni e la cui maggioranza oggi lavora nelle ambasciate e nei consolati dei loro paesi. C’è anche chi opera presso le agenzie delle Nazioni Unite, e per noi questo è un grande orgoglio, perché sono diplomatici che conoscono le nostre istanze e che quindi le sanno portare avanti”
.

-Quali sono i prossimi obiettivi?
”Stiamo puntando a maggiori risultati e successi con le prossime sessioni della conferenza e ad ampliare i partenariati con gli organismi internazionali e le organizzazioni non governative al fine di sostenere le questioni globali e migliorare la situazione dei diritti umani, dello sviluppo, dell’uguaglianza e delle donne in varie regioni del mondo, anche quelle più difficili”..

– L’organizzazione del Simun richiede, immagino, un’importante forza lavoro…
”Vorrei approfittare della sua intervista per ringraziare tutto lo staff della Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite sul Modello Sahara, a partire dal direttore esecutivo Lebira Bouaca. Ma vorrei anche esprimere il più profondo ringraziamento a tutti i partner delle organizzazioni internazionali che hanno reso possibile lo svolgimento delle sessioni della conferenza, ed ovviamente i molti media internazionali che hanno coperto l’evento”.

* Hicham Elmedraoui è il segretario generale del Simun; giornalista professionista, presiede
l’Organizzazione Africana delle Nazioni Unite e l’Associazione Sahara. E’ dottore di ricerca in scienze dei media e comunicazione politica.

(Foto: pda).