Alfano, ‘Tregua tra Assad e i ribelli siriani importante passo avanti: occorrerà continuare a lavorare per consolidarla’

Farnesina –

Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha dichiarato: “Il cessate-il-fuoco raggiunto tra le parti siriane su scala nazionale rappresenta un risultato incoraggiante. La tregua tra Assad e i ribelli siriani e’ infatti un importante passo avanti, ma occorrerà continuare a lavorare per consolidarla”.
“L’Italia – prosegue Alfano – resta convinta che non può esservi alcuna soluzione militare alla crisi siriana. In quest’ottica auspichiamo che la tregua sia rispettata integralmente dalle parti coinvolte, condizione essenziale per permettere lo svolgimento delle operazioni umanitarie, in particolare nelle zone assediate e far ripartire un processo politico credibile e inclusivo, che ponga fine al conflitto nel rispetto dell’unità del Paese.”
Nel riaffermare che la Risoluzione 2254 resta riferimento fondamentale per assicurare il successo della transizione siriana, “il nostro Governo – precisa Alfano – accoglie favorevolmente l’impegno assunto dal governo russo e da quello turco per far rispettare la tregua dalle parti belligeranti, e l’annunciata iniziativa di Astana, nella misura in cui essa riuscirà a ricondurre le parti siriane al tavolo negoziale ginevrino, sotto egida ONU”.
Queste le parole del ministro Alfano che nei giorni scorsi, nel corso di contatti telefonici con l’omologo turco Mevlut Cavusoglu e l’Inviato Speciale delle Nazioni Unite Staffan De Mistura, aveva ribadito che l’Italia “resta in prima linea per rafforzare la cooperazione nella lotta al terrorismo anche in prospettiva della prossima presidenza del G7” e aveva sostenuto “ la necessità per le Nazioni Unite di poter monitorare le operazioni di evacuazione dei civili da Aleppo Est” .
Il ministro Alfano ha infine affermato che “a partire dal 1 gennaio l’Italia, in qualità di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, darà un contributo ancora più fattivo al raggiungimento di una soluzione negoziale in Siria”.

Foto: Ansa / Giorgio Onorati.