di Enrico Oliari –
Il ministro degli Esteri e per l’Europa francese, Jean-Noël Barrot, ha informato il governo algerino che se non verrà ritirata la sospensione dei permessi a 11 tra diplomatici e funzionari del ministero dell’Interno francesi, verranno adottate da Parigi misure simmetriche.
Il ministro si riferiva alla recente misura delle autorità algerine adottata a seguito dell’arresto di tre cittadini algerini a Parigi, tra cui un funzionario del consolato. I tre sono stati fermati a seguito di una segnalazione della Procura nazionale antiterrorismo francese (Pnat), e sono stati accusati di sequestro di persona, associazione a delinquere e terrorismo per aver rapito nel 2024 l’oppositore del regime algerino Amir Boukhors, un influencer soprannominato “Amir DZ”.
Solo una settimana fa Barrot era a ad Algeri, dove ha incontrato il collega Ahmed Attaf, per cercare di salvare i rapporti fra i due paesi, ormai in crisi da tempo e ancor più dopo che il governo francese si è dichiarato favorevole al piano di autonomia marocchino per il Sahara Occidentale. Algeri infatti sostiene il Polisario e la Repubblica Democratica Saharavi, e le relazioni con il Marocco sono interrotte da febbraio.