Algeria. Slittati i tempi di consegna di tre aerei spia Gulfstream G550: Algeri guarderebbe altrove

di Giuseppe Gagliano

L’Algeria sembra pronta a cancellare il contratto con Raytheon per la fornitura di tre aerei spia Gulfstream G550 dotati di tecnologia ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance), un programma che ha subito numerosi ritardi e che ha portato alla crescente insoddisfazione da parte del governo algerino. L’appaltatore della difesa statunitense ha recentemente iniziato a informare i propri fornitori che il programma, originariamente concordato con l’Algeria, è vicino alla conclusione.
La decisione di sospendere o addirittura cancellare l’accordo sarebbe legata a una serie di difficoltà logistiche e tecniche, che hanno ostacolato la consegna tempestiva e l’implementazione degli aerei da ricognizione. Questi velivoli Gulfstream G550, che rappresentano una delle piattaforme ISR più avanzate sul mercato, avrebbero dovuto potenziare significativamente le capacità di sorveglianza aerea dell’Algeria, soprattutto in un contesto regionale caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche e da un rischio costante di insorgenze e attività terroristiche nei territori desertici e montuosi del Paese. La tecnologia ISR montata sugli aerei avrebbe permesso all’Algeria di monitorare in maniera più efficace i propri confini e le aree critiche, migliorando la capacità di risposta a eventuali minacce e garantendo una maggiore sicurezza nazionale. Tuttavia i ritardi nella consegna e problemi tecnici non specificati hanno minato la fiducia dell’Algeria nella capacità di Raytheon di rispettare i tempi e le specifiche concordate. Secondo alcune fonti, il governo algerino starebbe esplorando opzioni alternative, inclusa la possibilità di rivolgersi ad altri fornitori internazionali per ottenere tecnologie simili.
Il mercato globale degli aerei ISR offre numerose opzioni, e l’Algeria potrebbe essere tentata di rivolgersi a Paesi come la Russia o la Cina, entrambi attori sempre più presenti nel settore della difesa a livello internazionale e già partner militari e strategici del Paese nordafricano. L’eventuale cancellazione del contratto con Raytheon rappresenterebbe una battuta d’arresto non solo per l’azienda statunitense, ma anche per le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Algeria in materia di difesa.
L’Algeria, nonostante il suo tradizionale legame con la Russia per quanto riguarda l’acquisto di armamenti, ha cercato negli ultimi anni di diversificare i propri fornitori aprendo canali di cooperazione con altre nazioni occidentali, inclusi gli Stati Uniti. La cancellazione del contratto potrebbe quindi essere vista come un segnale di insoddisfazione verso la qualità e l’affidabilità dei fornitori occidentali, rafforzando ulteriormente i legami del Paese con partner non occidentali.
Questa situazione si inserisce in un contesto geopolitico in cui l’Algeria sta cercando di consolidare la propria posizione come potenza regionale, rafforzando le proprie capacità di difesa e modernizzando il proprio apparato militare per far fronte a minacce emergenti, sia interne che esterne. La mancata consegna dei Gulfstream G550 potrebbe spingere il governo algerino a rivalutare la propria strategia di acquisizione di sistemi d’arma, puntando su soluzioni più rapide e su fornitori più affidabili, in un contesto in cui la rapidità di risposta e l’efficacia operativa sono fondamentali per la sicurezza nazionale.