America Latina. Leader mondiale nello sviluppo delle energie rinnovabili

di Paolo Menchi

Secondo un report dell’agenzia indipendente per l’energia Global Energy Monitor, con sede negli Stati Uniti e che ha il compito di monitorare l’utilizzo e lo sviluppo dell’energia pulita nel mondo, presto l’America Latina diventerà uno dei maggiori produttori mondiali di energia alternativa a quella fossile.
Non appena verranno realizzati i progetti in corso la regione, ricca di risorse solari ed eoliche, sarà in grado di produrre 319 gigawatt, circa il 70% di quanto attualmente produce con le varie fonti combinate, grazie a circa un miliardo di pannelli solari che entreranno in funzione entro il 2030 aumentando del 400% la produzione di energia pulita.
Il leader della zona nel settore è il Brasile, la maggiore economia latino-americana, che già produce circa 27 gigawatt ai quali se ne aggiungeranno altri 217 entro il 2030, quando entreranno in funzione gli impianti in costruzione, grazie ad una legge del 2012 che aveva incentivato la produzione di energia solare permettendo ai produttori di vendere elettricità direttamente alla rete e che ha reso più economico produrre la propria energia piuttosto che comprarla.
Se poi si considera il ritorno al potere di Lula, molto sensibile alle tematiche ecologiste a differenza del suo predecessore, possiamo ritenere che il Brasile continuerà a svilupparsi in questo settore.
Sempre secondo il report di GEM anche il Cile ha fatto enormi progressi, infatti, eolico e solare rappresentano già il 37% del totale dell’energia prodotta, mentre per la Colombia si prevede la produzione di 37 gigawatt di energia pulita entro il 2030.
Purtroppo desta qualche preoccupazione il Messico (che era partito bene essendo tra i primi paesi della regione ad investire in energie rinnovabili), a causa delle riforme in campo energetico volute dall’attuale presidente Andres Manuel Lopez Obrador che ha voluto rilanciare la compagnia petrolifera nazionale Pemex, ridando di conseguenza vigore ai carburanti di origine fossile a discapito delle energie pulite.
Il documento della Global Energy Monitor mette in evidenza anche le potenzialità della regione latina americana per impiantare impianti eolici offshore e come sia necessario approfittare del crollo dei prezzi dei pannelli solari che hanno permesso un tale sviluppo del settore da poter calcolare che questo tipo di energie nel 2025 sarà la principale fonte di produzione di elettricità, superando il carbone.
Se vogliamo che vengano rispettati gli accordi internazionali per risolvere il problema del riscaldamento globale è necessario che anche Europa, Nord America e Cina seguano la via intrapresa dall’America Latina, per una volta esempio positivo anche per i paesi più sviluppati.