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L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha incontrato pochi giorni fa a Luanda, capitale dell’Angola, il presidente del paese João Gonçalves Lourenço; a darne notizia è un comunicato pubblicato sul sito dell’azienda.
In occasione di questo incontro, in cui si è fatto il punto sulle attività della società italiana nello stato africano, questa ha anche firmato con Sonangol, la compagnia petrolifera statale angolana, un accordo per l’ampliamento verso ovest di 400km2 del Blocco 15/06, in concessione a Eni.
Stando alla nota, in seguito alla scoperta del giacimento Kalimba 1 nel giugno 2018, Eni ha dato il via ad un intenso programma esplorativo offshore che prevede la perforazione di quattro pozzi.
“Il Blocco 15/06 (Eni Angola, Operatore 36,84%, Sonangol P&P 36,84%, SSI 26,82%) si trova a circa 350 km a nord-ovest di Luanda e 130 km a ovest di Soyo, in acque profonde tra i 200 e i 1.800 m.” si legge nel comunicato, che continua: “I campi sviluppati di Sangos, Cinguvu, Mpungi, Ochigufu e Cabaça S.E. sono collegati alle due FPSO (unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico n.d.r.) Ngoma e Olombendo, che hanno una capacità complessiva di trattamento di 200 kbopd. Le FPSO Ngoma e Olombendo hanno iniziato la produzione rispettivamente a novembre 2014 e a febbraio 2017.”
