Arabia Saudita: COP16, a Riad la più grande riunione ONU sulla desertificazione

La più grande riunione della Convenzione ONU per combattere la desertificazione ha preso il via a Riad, in Arabia Saudita, con il rafforzamento della resilienza globale alla siccità come uno degli obiettivi principali.

Dal 2 al 13 dicembre, i primi giorni della COP16 sono destinati a vedere una serie di summit di alto profilo, dialoghi ministeriali e annunci per affrontare le urgenti sfide associate al degrado del suolo, al degrado e alla siccità.

Si prevede che il presidente francese Emmanuel Macron sarà tra i partecipanti, così come il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga.

Il giorno di apertura dell’evento vedrà l’Arabia Saudita usare la sua presidenza dell’evento per lanciare la Riyadh Global Drought Resilience Initiative, nel tentativo di accelerare l’azione internazionale in questo settore.

Parallelamente, il Saudi Green Initiative Forum, che si terrà dal 2 al 3 dicembre, includerà centinaia di decisori politici, leader aziendali ed esperti in materia da tutto il mondo in un padiglione dedicato nella Green Zone della COP16.

Il secondo Forum internazionale sulle tecnologie ecologiche si terrà anch’esso nella Green Zone tra il 6 e l’8 dicembre, e comprenderà decine di sessioni personalizzate per esplorare soluzioni, innovazioni e lezioni apprese dai progetti di ecologizzazione globali, oltre a presentare la ricerca scientifica associata ai progetti di ripristino in tutto il mondo.

L’Arabia Saudita ha annunciato il lancio della Riyadh Global Drought Resilience Partnership, supportata da un investimento di 150 milioni di dollari, secondo un alto funzionario.

Intervenendo durante la prima riunione plenaria, il presidente della COP16 Abdulrahman Abdulmohsen Al-Fadhley ha spiegato che l’iniziativa mira a promuovere gli sforzi multilaterali nei paesi maggiormente colpiti dalla siccità.

“Il lancio del Riyadh Global Drought Resilience Partnership mira a promuovere sforzi multilaterali per promuovere la resilienza, in particolare nei paesi più colpiti dalla siccità. Include partnership proattive per supportare l’UNCCD”, ha affermato Al-Fadhley.

“È un piacere per me annunciare che il governo del Regno dell’Arabia Saudita sosterrà questa iniziativa con un importo di 150 milioni di dollari nei prossimi 10 anni”, ha aggiunto.

L’UE è pronta a intensificare la collaborazione globale alla COP16 di Riyadh, lavorando con partner internazionali per affrontare la desertificazione, il degrado del suolo e la siccità, affrontando al contempo la sicurezza alimentare, la perdita di biodiversità e la scarsità d’acqua.

In un comunicato stampa, l’unione dei 27 stati membri ha affermato che questi problemi sono sfide globali che richiedono un’azione urgente e l’ampliamento di soluzioni praticabili, aggiungendo che, esacerbati dal cambiamento climatico, aggravano anche problemi economici e sociali come la migrazione e gli sfollamenti forzati.