Argentina. In corso il G20, si punta allo sviluppo e alle responsabilità condivise

di Elisabetta Corsi

E’ in corso a Buenos Aires il vertice dei G20: i potenti della terra sono stati accolti dal presidente argentino Mauricio Macri, che spera in una rielezione nel 2019 in un paese che si trova ad essere nuovamente in crisi. Nella storia del vertice è la prima volta che l’incontro si tiene in Argentina, e tra i leader presenti il nostro premier Giuseppe Conte, che sta continuando anche in quest’occasione il dialogo con Jean-Claude Juncker al fine di arrivare ad una approvazione della manovra da parte di Bruxelles al motto di “L’Italia non è un pericolo per nessuno”.
Il presidente Macri ha dichiarato nel suo discorso di apertura che “l’essenza del G20 è promuovere il dialogo che rispetta le differenze. Voglio dire che questo vertice è un fatto inedito nel nostro paese, mai sono convenuti nella storia tanti leader e in poco tempo”. Il G20 dà un segnale al mondo che si può tradurre in uno sprone allo sviluppo, con responsabilità condivise e un compromesso per la uguaglianza di genere e la diversità. Il suo discorso si è chiuso con la citazione di Mandela, leader molto ammirato da Macri, il quale ebbe a dire che “entro il 2030 deve terminare la povertà”. I temi sono principalmente di finanza ed economia ma si discute anche di mercato del lavoro, sviluppo sostenibile, questione di genere, salute e lotta contro il terrorismo.
Un G20 in cui le tensioni non mancano: il presidente Trump ha cancellato l’incontro con il presidente russo Vladimir Putin dopo la crisi con l’Ucraina e lo stesso Donald Trump è al contempo in conflitto con Xi Jinping, leader della Cina, per la guerra dei dazi per nulla mitigata dall’annuncio di possibili accordi. Un altro ospite accolto poco calorosamente è Mohammed bin Salman, il principe ereditario di fatto a capo dell’Arabia Saudita e sospettato di essere il mandante dell’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi.
Un contrattempo c’è stato invece per Angela Merkel, che è arrivata in ritardo a causa di problemi tecnici al suo volo di Stato e ha proseguito per l’Argentina con volo Iberia di linea, con scalo in Spagna. La cancelliera infatti non era presente alla foto di gruppo con i venti leader.
Nel bilaterale tra la premier britannica Theresa May e il presidente argentino Macri si è rafforzato il rapporto delle due nazioni, logorato dopo la guerra delle Malvinas/Falkland. La May ha dato il suo appoggio al Mercosur (Unione commerciale tra Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay).
Il gruppo di Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) ha confermato per voce del ministro dell’economia russo, Maxim Oreshkin, di aver firmato un trattato contro il protezionismo del presidente americano, Donald Trump. Si è detto definitivamente addio al Nafta ed è stato firmato il nuovo accordo commerciale tra Canada, Stati Uniti e Messico, che permetterà la nascita della maggior area di libero scambio del mondo e moltiplicherà gli scambi tra i tre paesi. Per il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, è l’ultimo atto ufficiale del suo mandato, insieme al conferimento dell’ordine della Aquila azteca, maggiore onorificenza messicana.