Argentina. Vicino all’accordo per l’acquisto di caccia dalla Cina

di Alessandro Pompei

Secondo quanto riferito dall’ambasciata argentina a Pechino, la Cina sarebbe vicina a finalizzare un’importante vendita di armi al paese latinoamericano, che potrebbe includere aerei da combattimento e veicoli blindati. L’accordo riguarderebbe tra le varie attrezzature militari il jet da combattimento JF-17 Thunder, coprodotto da Cina e Pakistan. L’aeronautica militare argentina ha da tempo bisogno di modernizzazione la propria flotta composta da obsoleti, e negli anni recenti ha più volte parlato di acquisire nuovi aerei valutando varie opzioni, tra cui F16 danesi usati e nuovi caccia MIG-35 e Tejas, ma la scelta più probabile in virtù delle collaborazioni già in atto è la proposta di acquisto degli JF-17 di fabbricazione sino-pachistana.
In un suo intervento il presidente argentino Alberto Fernandez ha tuttavia affermato che le risorse limitate del suo paese deovrebbero essere destinate a settori più importanti rispetto agli aerei militari.
Secondo un articolo pubblicato la scorsa settimana dal South China Morning Post (SCMP), l’ambasciatore argentino in Cina Sabino Vaca Narvaja e il ministro della Difesa Jorge Taiana avrebbero tenuto colloqui a Buenos Aires per esplorare i piani per la cooperazione in materia di difesa con la Cina, compresa la potenziale acquisizione di aerei da combattimento JF-17 Thunder, veicoli corazzati 8×8 e scambi di personale militare.
Un aspetto interessante del JF-17 è legato alla sua capacità d’impiego di armi sia cinesi che occidentali (tra cui le bombe di precisione americane della famiglia Paveway), una soluzione che consentirebbe di aggirare eventuali embarghi e blocchi commerciali.
Secondo l’articolo l’ambasciatore Narvaja aveva precedentemente già tenuto un incontro con i rappresentanti della China National Aero-Technology International Engineering Corporation nel novembre dello scorso anno per discutere il potenziale acquisto di aerei da combattimento JF-17 da parte dell’Argentina, con la ventilata possibilità di coprodurre l’aereo. L’Argentina non avrebbe tuttavia piani immediati per dotarsi di alcun aereo a causa della crisi economica in cui versa il paese.