di Giuseppe Gagliano –
Nonostante il recente miglioramento delle relazioni con la Cina, l’Australia continuerà a perseguire la diversificazione dei suoi scambi commerciali. Gli analisti sostengono che, sebbene nessun singolo mercato possa sostituire quello cinese, altre opzioni nella regione stanno diventando competitive.
La Cina, principale partner commerciale dell’Australia dal 2009, ha visto un deterioramento delle relazioni con Canberra nel 2020 con conseguenti restrizioni e divieti su vari prodotti australiani come latticini, carne bovina, cotone, vino, aragoste e carbone. Tuttavia, a partire dallo scorso anno, i legami si sono gradualmente ricuciti, culminando con il recente viaggio del tesoriere australiano Jim Chalmers a Pechino. Nonostante questo, le difficoltà passate, come le interruzioni nelle catene di approvvigionamento, hanno già spinto il governo australiano a incoraggiare i propri esportatori a cercare nuovi mercati, mantenendo una strategia di diversificazione per ridurre la dipendenza da un unico partner commerciale.