di Alberto Galvi –
A causa della netta sconfitta alle elezioni federali che si sono tenute questo mese in Australia, il Partito Nazionale si è separato dal Partito Liberale, suo alleato nella coalizione da oltre 60 anni. La divisione mostra la pressione esercitata sui partiti conservatori australiani dopo che il partito laburista di centro-sinistra di Anthony Albanese ha ottenuto uno storico secondo mandato alle elezioni del 3 maggio.
La leader del Partito Liberale Sussan Ley ha annunciato che si impegnerà a rivedere tutte le sue politiche: il Partito Liberale ha perso seggi in città chiave a favore di indipendenti che sostenevano la parità di genere e l’azione contro il cambiamento climatico. Alla Camera dei Rappresentanti i Liberali sono stati ridotti a 28 seggi su 150, mentre il Partito Laburista ha aumentato il suo totale da 77 a 94 seggi, registrando la sua più ampia maggioranza di sempre. Il Partito Nazionale ha mantenuto i suoi 15 seggi.
I partiti non saranno quindi uniti nell’opposizione al partito laburista, e i parlamentari nazionalisti non faranno parte del governo ombra.
