Australia. Il terrorismo di destra cresce attraverso piccole cellule

di Alberto Galvi

In Australia lo scorso 24 febbraio il direttore generale dell’ASIO (Australian Security and Intelligence Organisation), Mike Burgess ha espresso una crescente preoccupazione per le piccole cellule di estremisti di destra che si muovono nel paese e che sono sempre più strettamente organizzate e ben equipaggiate.
Poche settimane dopo questo annuncio la polizia australiana ha arrestato a Sanctuary Point, sulla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud, un giovane ventunenne, Joshua Lucas, per un presunto complotto terroristico di estrema destra. L’imputato dovrebbe comparire tramite collegamento video presso il tribunale locale di Nowra l’11 maggio e rischia la pena detentiva dell’ergastolo.
Le indagini sono state fatte dal JCTT (Joint Counter Terrorism Team) della NSW (New South Wales) Crime Commission e dall’ASIO (Australian Security Intelligence Organization).
La polizia ha sequestrato a Joshua Lucas un certo numero di dispositivi elettronici, attrezzature tattiche e 3 pistole paintball da casa sua, oltre a 4 armi da fuoco registrate da una proprietà vicina di uno dei suoi associati. 
Inoltre gli inquirenti sostengono che stesse tentando di acquisire armi militari e oggetti per fabbricare ordigni esplosivi improvvisati, possibilmente da utilizzare in un attacco contro una sottostazione elettrica locale.
Una settimana dopo l’arresto di Joshua Lucas, è stato arrestato suo fratello ventitreenne Benjamin, con l’accusa di terrorismo a cui è stata rifiutata la libertà su cauzione e che ora rischia una condanna all’ergastolo.
La polizia afferma che i 2 fratelli sono stati coinvolti nella pianificazione iniziale di un atto terroristico e che stavano cercando di ottenere equipaggiamento militare, tra cui armi da fuoco e altri oggetti in grado di produrre ordigni esplosivi improvvisati.
Il terzo e ultimo uomo accusato è un diciannovenne di Falls Creek, che è stato arrestato in seguito alle indagini del JCTT anche se poi è stato accusato per possesso illegale di arma da fuoco.
L’arresto di questo uomo è avvenuto per i suoi presunti legami con gli altri 2 uomini arrestati nelle precedenti settimane L’imputato apparirà in tribunale il 1 ° giugno, il reato a lui attribuito comporta una pena massima di 14 anni di reclusione.
In Australia la lotta al terrorismo è stata finora troppo focalizzata contro quello islamico e non contro l’estremismo di destra. La ragione principale di ciò è che in Australia esistono 2 modi di contrastare il terrorismo. Il primo è attraverso la creazione di un elenco o registro dei gruppi vietati.
Il secondo modo è di apporre lo status di gruppo terroristico a un gruppo di persone che agiscono con codeste finalità in modo che la giuria durante il processo convalidi il reato che gli è stato ascritto.
Questa procedura avviene attraverso la determinazione di criteri legali che identificano o meno lo status di un gruppo, a quello di organizzazione terroristica.
Con queste leggi la maggior parte dei gruppi terroristici nella lista dell’ASIO sono islamici, in quanto sono gruppi di grandi dimensioni, dotati di risorse come il Boko Haram e al-Qaeda. Il gruppo terroristico per entrare nella lista deve direttamente o indirettamente essere impegnato a promuovere attentati.
L’estremismo di destra in Australia invece si manifesta con l’azione di piccole cellule con bassa capacità operativa e condotta solitamente da un attore solitario o da un piccolo gruppo concentrati principalmente nei piccoli centri o nelle periferie delle grandi città.
La paura del terrorismo di destra è comunque sempre alle porte in Australia, in quanto questo è un paese multiculturale con un’ampia presenza di indigeni, asiatici e mediorientali e una buona parte degli appartenenti a queste categorie ha dichiarato agli organi di informazione di aver subito una qualche forma di discriminazione.