Austria. Elezioni in Bassa Austria: il partito ÖVP del cancelliere Nehammer precipita

di Alberto Galvi

Le elezioni statali dello scorso 29 gennaio nella Bassa Austria hanno visto il partito conservatore ÖVP del cancelliere Karl Nehammer fermarsi al 39,9 per cento dei voti, il che indica un calo dei consensi del 9,7 punti percentuali, mentre il partito di estrema destra del FPÖ ha ottenuto il 24,2 per cento dei voti, guadagnando il 9,4 per cento. Il partito di destra ora sembra pronto a portare a casa le elezioni federali austriache del 2024. Il partito socialdemocratico dello SPÖ ha ottenuto il 20,6 per cento dei voti, perdendo il 3,3 per cento dei voti, mentre i Verdi hanno ottenuto il 7,6 per cento dei voti, aumentando dell’1,2 per cento, e i liberali del NEOS, che hanno ottenuto il 6,7 per cento dei voti, aumentando dell’1,5 per cento i propri voti.
La Bassa Austria è lo Stato più grande del paese, che ospita circa 1,7 milioni di persone. La Bassa Austria è una provincia orientale dell’Austria che circonda la capitale, Vienna, è la seconda regione più popolosa del paese ed è considerata una roccaforte del Partito Popolare di centrodestra. La capitale dello Stato è Sankt Pölten, e altre grandi città includono Wiener Neustadt, Amstetten, Klosterneuburg, Krems an der Donau e Stockerau. La sua economia mista agraria e industriale ha faticato ad adattarsi all’aumento dei prezzi dell’energia. La produzione austriaca di beni e servizi dovrebbe ristagnare quest’anno, con una crescita di appena lo 0,3 per cento.
Per il partito ÖVP della governatrice Johanna Mikl-Leitner è una giornata dolorosa in quanto ha perso la maggioranza dei seggi nel Parlamento regionale, il che significa che per governare avrà bisogno di un partner di coalizione. L’ascesa dell’estrema destra è invece dovuta alla sua posizione su argomenti come la pandemia di Covid-19, le critiche sulle azioni del governo riguardo alla crisi dell’inflazione e le migrazioni.
Già ora la governatrice sta avviando i primi colloqui con i leader degli altri partiti.