di Enrico Oliari –
Il portavoce del ministero degli Affari esteri dell’Azerbaigian Aykhan Hajizada ha respinto con forza le accuse mosse contro l’Azerbaigian dal ministro degli Interni francese Gérald Darmanin in occasione di un’intervista concessa a France-2, nella quale ha sostenuto che gli scontri in Nuova Caledonia, costati la vita a tre indigeni indipendentisti Kanak e a un agente di polizia, sarebbero stati attivamente sostenuti da Baku.
Politico ha riportato di un non meglio precisato “funzionario francese” secondo il quale “abbiamo rilevato attività dalla Russia e dall’Azerbaigian in Nuova Caledonia per settimane, anche per pochi mesi. Stanno spingendo la narrativa secondo cui la Francia è uno stato colonialista”, come pure dell’ex presidente del governo della Nuova Caledonia Philippe Gomes, per il quale l’Azerbaigian starebbe finanziando attivamente il Kanak indipendentista e il Fronte socialista di liberazione nazionale.
Hajizada ha affermato che “condanniamo ancora una volta con forza le espressioni offensive della parte francese contro l’Azerbaigian e invitiamo a fermare la campagna diffamatoria contro l’Azerbaigian con accuse inaccettabili, come il massacro degli armeni. Sarebbe più appropriato se il ministro degli Interni francese ricordasse la storia del suo paese, che ha commesso crimini contro l’umanità nei confronti delle popolazioni locali e il brutale assassinio di milioni di persone innocenti come parte della sua politica coloniale attuata per molti anni.
Inoltre, invece di accusare l’Azerbaigian di sostenere presumibilmente le proteste indipendentiste in Nuova Caledonia, il ministro degli Interni francese dovrebbe concentrarsi sulla politica fallimentare del suo paese nei confronti dei territori d’oltremare, che ha portato a tali proteste. Chiediamo ancora una volta alla Francia di porre fine alle accuse infondate contro il nostro Paese”.
Per quanto il Baku Initiative Group sia un tavolo di dialogo con le minoranze, comprese quelle dei territori francesi d’oltremare, resta difficile immaginare che l’Azerbaijan appoggi la violenza indipendentista, men che meno che la finanzi, specialmente in un territorio a 1.200 km a est dell’Australia.