di Alberto Galvi –
Il partito d’opposizione del BNP (Bangladesh Nationalist Party) organizzerà nuove proteste in vista delle elezioni generali del prossimo gennaio del Bangladesh, per chiedere le dimissioni dell’attuale governo e l’insediamento di un’amministrazione provvisoria.
La notizia arriva nel momento in cui il governo del primo ministro Sheikh Hasina ha accelerato le inchieste della polizia contro alcuni dei leader dell’opposizione per impedire loro di candidarsi alle elezioni. L’AL (Awami League) è il partito al governo.
I leader e gli attivisti dell’opposizione del BNP e di un altro gruppo di opposizione, Jel (Bangladesh Jamaat-e-Islami), sono stati accusati di incendio doloso, attacchi violenti alla polizia, varie attività sovversive e altri reati gravi dal 2013. La maggior parte dei processi si svolgono da anni, ma in molti casi l’accusa non ha presentato prove sufficienti.
E’ stato a lungo affermato che la magistratura e la polizia lavorano a sostegno del partito al governo o del governo guidato da Hasina, e Human Rights Watch e altri gruppi per i diritti affermano che la polizia ha adottato un approccio pesante nei confronti dei leader dell’opposizione.
Il BNP ha boicottato le elezioni generali nel 2014. Quattro anni dopo il voto è stato segnato da accuse di brogli da parte dell’Awami League, un’accusa che Hasina ha ripetutamente negato. L’opposizione ha a lungo affermato che gli attivisti dell’Awami League hanno riempito le urne la notte prima delle elezioni del 2018.
Gli Stati Uniti e altri paesi hanno esortato dal 2022 il governo di Hasina a tenere le prossime elezioni generali in modo libero ed equo. Per promuovere elezioni libere il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato a maggio una nuova politica che limita i visti per i bengalesi ritenuti complici nel minare il processo elettorale democratico in patria.
Il BNP ha sostenuto che l’Awami League dovrebbe farsi da parte prima delle prossime elezioni generali. Negli ultimi mesi tuttavia molti dei suoi alti dirigenti hanno respinto le richieste dell’opposizione di dimettersi per fare spazio a un’amministrazione provvisoria. Il Bangladesh è sempre più riconosciuto come un attore importante nella regione indo-pacifica.