Bangladesh. Uccisa una delle menti della strage di Dacca, in cui morirono 9 italiani

Notizie Geopolitiche –

Un blitz delle teste di cuoio del Bangladesh ha permesso di individuare e neutralizzare il terrorista super-ricercato Nurul Islam Marzan, considerato una delle menti della strage del 1 luglio al ristorante Holey Artisan Bakery del quartiere diplomatico di Gulshen, a Dacca. Allora un commando di 13 giovani terroristi aveva trucidato 22 persone, quasi tutti turisti di cui 9 italiani, colpevoli di non saper recitare il Corano.
Ad ideare l’attacco erano stati Ahmed Chowdhury (detto Tamin), rimasto ucciso in un blitz ad agosto, e Nurul Islam Marzan, i quali avevano coinvolto nell’azione terroristica studenti universitari indottrinati da professori poi arrestati, facendoli confluire nel gruppo islamista Jamaat-ul-Mujahideen (Jmb). La formazione terrorista non è legata all’Isis, per quanto il Califfato aveva rivendicato la matrice dell’attentato.
La notizia dell’azione della polizia di oggi è stata diffusa dal il vicecommissario aggiunto Yusuf Ali, il quale ha riferito che “Abbiamo trovato due corpi. Uno era di Marzan e l’altro di un secondo presunto estremista”; ha poi spiegato che Marzan era “una delle menti” della strage del 1 luglio, insieme a Tamim.
Le nove vittime italiane erano perlopiù commercianti che si erano dati appuntamento per una cena, ovvero Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. Il bilancio complessivo fu di 28 morti: due poliziotti uccisi nello scontro a fuoco scoppiato con i primi agenti intervenuti sul posto, sei gli assalitori uccisi nel blitz della notte nel corso del quale tredici ostaggi furono liberati

Foto: Bidnews.com