Belgio. Stop dell’università all’istituto Confucio, ‘sono spie cinesi’

di Giuseppe Gagliano –

Una delle principali università belghe ha deciso di chiudere un istituto di ricerca finanziato dal governo cinese, dopo che il servizio di intelligence belga ha accusato il suo direttore di spionaggio per conto di Pechino. La notizia è stata annunciata dalla Vrije Universiteit Brussel (VUB), uno dei principali istituti di istruzione superiore del Belgio.
L’Istituto Confucio è attivo presso la VUB dal 2006. Tuttavia, a causa dello scandalo, il consiglio di amministrazione dell’università ha deciso che non rinnoverà il suo contratto di collaborazione con l’Istituto.
Gli Istituti Confucio hanno come missione quello di promuovere la lingua e la cultura della Cina nel mondo. Tuttavia, numerose istituzioni accademiche in Giappone, Canada e un certo numero di paesi europei, hanno recentemente chiuso le filiali dell’Istituto Confucio, a seguito delle accuse secondo cui il personale degli istituti avrebbero svolto compiti di spionaggio o cercato di soffocare la ricerca accademica autonoma sulla Cina. Solo in Europa l’Università di Lione in Francia, l’Università di Stoccolma in Svezia e l’Università olandese di Leida hanno recentemente terminato la collaborazione con l’Istituto Confucio.
Il servizio di sicurezza dello stato belga (VSSE) ha concluso che il direttore del VUB Confucius Institute, Song Xinning, ha svolto attività di spionaggio per conto del governo cinese. Di conseguenza il governo belga ha rifiutato di rinnovare il visto di lavoro di Song, che viveva in Belgio da oltre un decennio. Inoltre all’accademico cinese è stato impedito di entrare nello spazio Schengen dell’Unione Europea, che comprende 26 paesi europei, per otto anni.