di Andrea Costanzo –
Il principale evento che si sta svolgendo a livello economico è il forum di San Pietroburgo. Sino a qualche anno fa, questo forum non aveva una particolare rilevanza presso l’opinione pubblica, ma da quando si è formato il BRICS+ sotto l’asse Russia-Cina, l’edizione di quest’anno (la 17ma) assume una rilevanza importantissima, visto anche l’annuncio dato presidente russo Vladimir Putin di una nuova valuta digitale dei BRICS+, che metterebbe in crisi il sistema monetario basato sul dollaro.
Un episodio particolare, all’inizio del forum, è stato che sul palco insieme a Putin sono saliti il presidente dello Zimbabwe e soprattutto quello della Bolivia Luis Arce. Il presidente boliviano si è recato a San Pietroburgo non solo per partecipare al forum, ma anche per incontrare lo stesso Putin ed altri esponenti russi, per discutere di accordi commerciali, in particolare a livello energetico, di cui la Bolivia è ricchissima.
Il mandatario boliviano ha incontrato per primo German Gref, capo della Sberbank, una delle principali banche statali russe, per avere finanziamenti russi per progetti energetici, sanitari, tecnologici e industriali, come ha riferito l’agenzia di stampa boliviana ABI.
Poi Arce si è incontrato con il capo di Rosatom Alexey Likhachev, per accordi sugli idrocarburo, riferendo che il colloquio è stato ottimo, come lo ha riferito l’agenzia di stampa russa TASS.
La visita di Arce in Russia è andata abbastanza bene, in un momento in cui l’intera regione sudamericana ormai guarda a Mosca e Pechino come punti di riferimento soprattutto in ambito economico, ormai attori di primo piano nello scacchiere geopolitico mondiale come il forum di San Pietroburgo ha confermato, con la possibile nuova valuta digitale dei BRICS+, vista di buon occhio proprio dai paesi sudamericani.