Brasile. Foresta Amazzonica in fiamme: una catastrofe sotto silenzio

di Sebastian Hidalgo –

BRASILIA. Lo scorso 9 agosto lo Stato di Amazonas ha dichiarato l’emergenza davanti all’insorgere di numerosi incendi in tutto il sud della regione. Ben 1.699 incendi sono stati rilevati dai satelliti: l’80% di questi risale a luglio.
Nello Stato di Mato Grosso gli incendi sono stati 8.799, ma le cifre di questa catastrofe ambientale diventano ancor più drammatiche quando si guarda ai dati dell’INPE (Istituto nazionale di ricerca spaziale, ndr), che ha individuato 72.843 incendi sin dall’inizio nel 2018.
Si tratta di numeri da record che molti non esitano a collegare alla salita al potere del presidente Jair Bolsonaro, che ha promesso di premere per lo sviluppo agricolo e minerario nella regione amazzonica ignorando la crescente preoccupazione della comunità internazionale per il danno ambientale causato dalla deforestazione.
Nonostante si tratti di una pratica illegale in questo periodo dell’anno, gli incendi vengono spesso usati come metodo di deforestazione a fini agricoli: nonostante questo l’INPE e lo Stato di Amazonas dovranno aspettare il 2020 per avere in mano i dati che permetteranno di stabilire se gli incendi di quest’anno siano da attribuire all’agricoltura o alla deforestazione.
Di fronte a questa situazione e all’atteggiamento di Bolsonaro, che sminuisce il problema degli incendi ed accusa l’INPE di falsificare i dati per rovinare l’immagine internazionale del Brasile, il governo tedesco ha deciso di sospendere i fondi destinati al Brasile per i progetti di preservazione della Foresta Amazzonica.
La foresta, nota anche come “il polmone del mondo”, svolge un ruolo fondamentale nella salute del nostro pianeta producendo circa il 20% di tutto l’ossigeno disponibile nell’atmosfera terrestre.
Mentre i principali media nazionali tacciono, la foresta brucia senza sosta da due settimane ed i danni catastrofici causati dagli incendi non fanno altro che accumularsi, mentre coloro che seguono da vicino la situazione hanno lanciato sui social l’hashtag #PrayforAmazonia e sperano in un intervento internazionale per aiutare la Foresta Amazzonica.