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Nuovo colpo in Brasile del colosso russo Rosneft, già passato al rango di operatore nel progetto Solimões, dopo che l’agenzia nazionale brasiliana per il petrolio e gas (Anp) ne aveva accettato l’aumento della quota azionaria: nel Solimões, affluente del Rio delle Amazzoni, la Rosneft avrà il pieno controllo di due aree di esplorazione al fine di individuare giacimenti e di procedere con l’estrazione di idrocarburi.
La Rosneft ha prima acquisito la Tnk-Bp, che già aveva il 45% delle azioni del progetto, quindi ha proceduto nell’acquisto di un ulteriore 6% dalla società petrolifera brasiliana PetroRio, cosa che le ha permesso di ottenere il controllo dell’operazione con il 51% del pacchetto azionario.
Il presidente di Rosneft, Igor Sechin, ha quindi affermato oggi che “si tratta di un buon affare”.
La Rosneft, controllata dal governo russo, è nata nel 1993 ed ha un fatturato che si aggira sui cento miliardi di dollari; opera, oltre che in Russia, in Kazakistan, Algeria, Venezuela Brasile, Usa, Canada, Emirati Arabi Uniti, Norvegia, Vietnam e in Abcasia.