Brasile. Lula in testa nei sondaggi, propone una moneta unica sudamericana

di Paolo Menchi –

C’è molta attesa in Brasile per le elezioni presidenziali del prossimo ottobre, che vedono il ritorno in campo di Lula, dopo che sono cadute le accuse di corruzione contro di lui, costategli comunque un periodo di reclusione.
Secondo gli ultimi sondaggi, pubblicati nei giorni scorsi e relativi al mese di aprile, Lula ha il 41% delle preferenze contro il 32% del suo rivale Jair Bolsonaro, che però recupera tre punti dall’ultima inchiesta, mentre al terzo posto viene indicato il candidato del partito laburista democratico Ciro Gomes.
Si calcola che in caso di ballottaggio oggi Lula avrebbe il 52% dei consensi contro il 37% di Bolsonaro.
Nel frattempo i due candidati si sono distinti per dichiarazioni pubbliche per motivi diversi ma che la dicono lunga sui loro programmi.
Bolsonaro è stato al centro di una polemica con l’attore Leonardo Di Caprio, molto attivo e sostenitore anche economicamente delle politiche di salvaguardia dell’ambiente, che su Twitter aveva definito il Brasile una delle zone critiche che contribuiscono al cambio climatico, ed aveva esortato i giovani ad andare a votare indirizzando la politica verso chi si adopera per la tutela dell’Amazzonia.
Il presidente, che in passato aveva addirittura accusato Di Caprio di aver pagato per incendiare le foreste brasiliane, ha risposto sarcasticamente ringraziandolo di spingere i giovani ad andare a votare, ma per fare in modo che L’Amazzonia resti sotto la sovranità del Brasile e non “dei ladri stranieri”.
È chiaro che la risposta è determinata dal fatto che l’attuale presidente si è distinto per aver autorizzato ampie deforestazioni a favore degli agricoltori e degli allevatori.
Di altro livello le dichiarazioni di Lula che, in un discorso tenuto il primo di maggio, ha proposto l’adozione di una moneta unica sudamericana per favorire il processo di integrazione della regione.
La proposta riprende un articolo pubblicato sul giornale “Folha de S. Paulo” dall’ex candidato alla presidenza ed attualmente candidato a governatore dello stato di San Paolo, Fernando Haddad e del giovane economista Gabriel Galipolo.
Secondo gli autori della proposta una moneta unica potrebbe dare la spinta decisiva per una integrazione regionale, dando sovranità monetaria ai vari paesi che al momento soffrono economicamente anche a causa della fragilità internazionale della loro divisa, che le mette in condizione di dover sempre ricorrere al dollaro.
Questa moneta, che sarebbe chiamata “SUR”, con cambio fluttuante rispetto alle divise locali e da utilizzare sia per flussi commerciali che finanziari, avrebbe una grande capitalizzazione iniziale conferita dai paesi aderenti per quota parte rispetto alla loro partecipazione al commercio regionale, permetterebbe ai membri di utilizzare una moneta con maggior liquidità in grado di rafforzare l’economia, primo passo per poi arrivare ad una unione politica.