Brasile. Lula sente Putin per rafforzare il partenariato

di Giuseppe Gagliano –

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha ricevuto una telefonata dal presidente russo, Vladimir Putin. Durante la conversazione Putin ha espresso solidarietà alle vittime delle inondazioni nel Rio Grande do Sul. I due leader hanno discusso della cooperazione economica bilaterale e della governance multilaterale, sottolineando la recente visita della presidente della Banca dei BRICS+ Dilma Rousseff al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.
Lula ha ribadito il suo sostegno alle negoziazioni di pace per il conflitto in Ucraina, in linea con un documento firmato dai suoi consiglieri e dai loro omologhi cinesi. Ha inoltre sottolineato la necessità di una vasta riforma del sistema di governance globale da discutere in ambito G20, evidenziando l’importanza delle Nazioni Unite nella prevenzione dei conflitti. I due hanno anche menzionato il viaggio del vicepresidente Geraldo Alckmin in Cina e la partecipazione del ministro degli Esteri, Mauro Vieira, alla riunione dei ministri dei BRICS+ in Russia.
I rapporti bilaterali tra Russia e Brasile sono storicamente robusti e si fondano su interessi comuni sia in ambito economico che politico. Entrambi i paesi sono membri dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), un gruppo di economie emergenti che promuove una cooperazione strategica in vari settori, dalla finanza alla sicurezza internazionale.
Il rapporto bilaterale tra Russia e Brasile assume una particolare rilevanza nel contesto della politica di contenimento degli Stati Uniti. Mentre la Russia cerca di ampliare la sua influenza globale e bilanciare la potenza americana, il Brasile, sotto la presidenza di Lula, adotta una politica estera più autonoma, che cerca di rafforzare i legami con diversi attori globali senza dipendere esclusivamente dagli Stati Uniti.
La posizione del Brasile sulla guerra in Ucraina è quella di promuovere negoziati di pace, sostenendo quindi la necessità di una soluzione diplomatica. Lula ha espresso la disponibilità del Brasile a facilitare il dialogo tra le parti coinvolte, posizione che rispecchia la tradizionale politica estera brasiliana di neutralità e mediazione
La Russia d’altro canto vede nel Brasile un partner strategico che può aiutare a legittimare le sue posizioni a livello internazionale. La cooperazione bilaterale può offrire alla Russia un’ulteriore piattaforma per contrastare l’isolamento imposto dalle sanzioni occidentali.
Anche riguardo al conflitto israelo-palestinese, la posizione del Brasile si allinea con quella di promuovere la pace e il dialogo. Lula ha reiterato la necessità di una soluzione a due Stati e ha espresso preoccupazione per le violenze in corso. La Russia storicamente ha sostenuto una posizione simile, criticando le azioni israeliane e sostenendo i diritti dei palestinesi.
Il rafforzamento delle relazioni con la Russia permette al Brasile di diversificare le sue alleanze, riducendo la dipendenza dagli Stati Uniti e dall’occidente.
La collaborazione all’interno dei BRICS+ offre a entrambi i paesi una piattaforma per promuovere un ordine mondiale multipolare, in contrapposizione all’egemonia occidentale. Le relazioni bilaterali forniscono un sostegno reciproco nei forum internazionali come le Nazioni Unite, dove il Brasile cerca un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza, un obiettivo sostenuto dalla Russia.
Per la Russia il supporto di paesi come il Brasile è cruciale per contrastare l’isolamento internazionale dovuto alle sanzioni economiche imposte dall’occidente.