Brexit. Johnson ridicolizzato da Calenda tra Prosecco e fish and chips

di Notizie Geopolitiche – 

johnson_borisIl ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, ha dato l’ennesima prova della propria goffaggine in campo diplomatico con un’altra uscita ripresa dal colosso dei mass media Bloomberg che dimostrano che il politico inglese, uno di più strenui sostenitori della Brexit, a volte sembra vivere in una realtà parallela.
In un’intervista rilasciata a Bloomberg, il ministro dello Sviluppo Economico italiano, Carlo Calenda, ha infatti espresso la propria disapprovazione verso la situazione di caos che regna nella politica britannica, a causa della quale, a mesi dal referendum sulla Brexit, non si sono ancora capite le intenzioni future del governo della premier Theresa May.
Calenda ha però poi raccontato la situazione paradossale in cui si è ritrovato in occasione di una recente riunione, durante la quale Johnson gli avrebbe chiesto di sostenere la posizione britannica di rimanere all’interno del mercato comune, senza però l’obbligo di garantire la libera circolazione delle persone e del rispetto delle altre norme imposte da Bruxelles ai paesi membri dell’Ue.
A sostegno di questa tesi Johnson avrebbe infatti spiegato che, se Londra fosse esclusa dal mercato comune, “l’Italia esporterebbe meno Prosecco verso Gran Bretagna”, un’affermazione che Calenda ha definito “un insulto” in quanto le ipotesi avanzate dall’ex sindaco di Londra “altro non sono che un mito irrealizzabile”.
La risposta del ministro italiano, più che un tono indignato, ha assunto però in quella sede una nota sarcastica, ricordando a Johnson che: ”benché sia possibile che l’Italia venda meno vino al Regno Unito, il suo paese esporterà sicuramente meno fish and chips (piatto tipico britannico n.d.r.) verso gli altri 27 paesi Ue” in quanto, e questa è ormai la posizione assunta da tutti i leader europei, non si può godere del vantaggio dell’accesso al mercato comune senza assolvere ai propri obblighi verso Bruxelles.