Brexit. May e il suo piano restano a galla: passa la fiducia

di Elisabetta Corsi –

La premier britannica Theresa May ha superato grazie a 200 voti su 117  la prova della fiducia che in 28 del suo partito avevano chiesto nel tentativo di fare cadere lei e il piano “Soft Brexit” messo in piedi da lei e da Bruxelles. Un voto che, come lei stessa aveva preannunciato, le consentirà di guidare ancora il partito perlomeno fino alle elezioni del 2022, per le quali ha annunciato l’intenzione di farsi da parte proprio per irrobustire la sua attuale posizione. Prima della fiducia aveva annunciato che “io contesto il voto con tutto quello che ho fatto”, ed aveva avvertito che il rischio maggiore sarebbe stato quello di una Brexit senza accordo, una catastrofe per le casse e il futuro della Gran Bretagna.
Da Bruxelles era già arrivato l’avviso che non sarebbe stato disponibile un “piano B”, ma anche la cancelliera tedesca Angela Merkel in visita a Bruxelles aveva detto “nein” alla May sulla possibilità di cambiare la parte di accordo riguardante il backstop, nella fattispecie la questione del confine nordirlandese. Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, in un tweet aveva dichiarato di aver avuto “una lunga e sincera discussione con Theresa May. Chiaro che i 27 vogliono prestare il loro aiuto. La questione è come”.
Ora, dopo il voto, May ha scongiurato l’irreparabile e potrà proseguire con il suo piano. Salvo nuovi sgambetti da dentro la sua maggioranza.