Bulgaria. Elezioni parlamentari: il 2 aprile alla quinta elezione legislativa in due anni

di Alberto Galvi

La Bulgaria va alle urne il 2 aprile per le elezioni parlamentari anticipate, la quinta voltain due anni. Il periodo ufficiale della campagna è iniziato il 3 marzo e terminerà a mezzanotte del 31 marzo. Alle elezioni si sono iscritti un totale di 14 partiti e 7 coalizioni. Per ottenere seggi nell’Assemblea nazionale un partito o una coalizione deve ottenere almeno il 4 per cento dei voti.
La crisi politica è iniziata quando nell’estate del 2020 diversi membri del partito GERB (Citizens for European Development of Bulgaria) del primo ministro Boyko Borissov sono stati coinvolti in uno scandalo immobiliare, tra cui i ministri della Giustizia, dello Sport, dell’Energia e Cultura. Il capo del governo ha rimescolato la sua coalizione, ma il GERB ha registrato un netto calo nei sondaggi d’opinione. Pochi mesi dopo le elezioni politiche del 4 aprile 2021 non sono riuscite a produrre una maggioranza. Nessuno dei tre partiti principali, GERB, Such a People Exist e BSP (Bulgarian Socialist Party), è riuscito a ottenere la maggioranza a proprio nome o a raggiungere un accordo per formare un governo di maggioranza, portando a un’ulteriore elezione generale l’11 luglio 2021.
In seguito il presidente Rumen Radev ha chiesto nuovamente ai leader dei tre partiti di formare un governo. Ancora una volta ognuno di loro ha fallito. “Lascia continuare il cambiamento”, una coalizione fondata da Kiril Petkov e Asen Vassilev, è arrivata prima alle terze elezioni generali del 14 novembre 2021. Il GERB di Boyko Borissov è arrivato secondo, davanti al DPS. Di conseguenza il 2 ottobre 2022 si sono tenute nuove elezioni generali, che non sono riuscite tuttavia a dare una soluzione alla crisi politica. Il GERB è arrivato primo, seguito da “Lascia continuare il cambiamento”, e dal DPS. L’affluenza alle urne è stata molto bassa, in parte a causa della stanchezza degli elettori dopo quattro elezioni legislative e una presidenziale in diciotto mesi. Le elezioni hanno confermato sia la continua popolarità di Boyko Borissov, sia l’impossibilità per lui di raccogliere una maggioranza sotto il suo nome. Nessuna coalizione è riuscita a ottenere l’approvazione dei 240 parlamentari.
Il presidente Roumen Radev ha nuovamente sciolto il 3 febbraio 2023 il Parlamento e indetto nuove elezioni generali per il 2 aprile. Il governo provvisorio bulgaro ha inizialmente approvato un finanziamento di 87,7 milioni di leva per le elezioni parlamentari anticipate del 2 aprile 2023, secondo il servizio di informazione del governo. Il 1 marzo ha stanziato altri 6,44 milioni per la videosorveglianza del conteggio delle schede elettorali, mentre gli exit poll saranno resi noti pubblicamente la notte delle elezioni. La Commissione elettorale centrale ha tempo fino al 6 aprile per pubblicare i risultati ufficiali delle elezioni e fino al 9 aprile per annunciare i nomi di coloro che sono stati eletti deputati.
Il presidente ha fino a un mese dopo le elezioni per convocare l’Assemblea Nazionale. In mancanza del presidente, il Parlamento può essere convocato da almeno un quinto dei suoi membri. Dopo aver consultato i gruppi parlamentari, il presidente nomina un primo ministro designato dal partito che ha ottenuto il maggior numero di seggi nell’Assemblea nazionale. Se non si raggiunge un accordo sulla formazione di un governo, il presidente nomina un governo provvisorio, scioglie l’Assemblea nazionale e fissa nuove elezioni a due mesi dalla data di scioglimento del Parlamento.