Caso Equalize: anche il Mossad tra i clienti

Red –

La Procura di Milano sta indagando sulla società di analisi di rischi aziendali Equalize, la quale avrebbe, stando alle accuse, raccolto attraverso il lavoro di hacker e membri corrotti delle Forze dell’ordine informazioni sensibili dalla banca dati interforze del Ministero dell’Interno. In particolare i dati sarebbero stati individuati attraverso la piattaforma Beyond messa in piedi da un hacker dell’azienda, quindi venivano forniti ai clienti dossier importanti ripuliti dall’azione criminale. Tra gli indagati l’ex poliziotto Carmine Gallo e il presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali, proprietari in diversa proporzione di Equalize, mentre tra i clienti vi sarebbero importanti aziende strategiche italiane, banche e il mondo dell’industria in generale, ma anche agenti dell’intelligence israeliana: da quanto si è appreso gli 007 avrebbero pagato un milione di euro per monitorare gli attacchi informatici provenienti dalla Russia e il tracciamento dei movimenti bancari della compagnia privata di mercenari Wagner. A loro volta gli agenti del Mossad avrebbero fornito informazioni sul traffico illecito di gas iraniano in Italia. Dal Vaticano sarebbe invece arrivata una commissione per ottenere informazioni su un oligarca russo descritto come “il braccio destro di Putin”.