Catalogna. Puigdemont va in Danimarca, ma salta il mandato d’arresto europeo

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La Corte suprema spagnola ha rigettato la richiesta di mandato d’arresto europeo (la seconda) formulata oggi dalla Procura nei confronti dell’ex presidente della Generalitat catalana Carles Puigdemont, il quale dal 30 ottobre si trova in esilio volontario in Belgio a seguito delle accuse di sezione e ribellione avvenute dopo la proclamazione dell’indipendenza del 27 settembre.
A pronunciarsi contro il mandato d’arresto è stato il giudice Pablo Llarena: la Procura aveva chiesto un mandato da inoltrarsi alla Danimarca, dal momento che oggi Puigdeont aveva lasciato il Belgio per recarsi a Copenhagen ed intervenire ad una conferenza.
Puigdemont a Copenhagen ha ribadito di voler “formare il nuovo governo” della Catalogna a “prescindere dalle minacce di Madrid”, ma oggi il presidente del Parlamento di Barcellona, Roger Torrent, potrebbe indicare il nome di un altro presidente della Generalitat (governo regionale), scelta che dovrebbe essere confermata dall’assemblea il 31 gennaio.
Oltre a Puigdemont in Belgio vi sono gli ex assessori Clara Ponsatì, Antoni Comin, Lluis Puig e Meritxell Serret, mentre in Spagna sono in carcere l’ex vicepresidente catalano, Oriol Junqueras, l’ex ministro regionale degli Interni, Joaquim Forn, Jordi Sànchez (Anc) Jordi Ciuxart (Òmnium).