Cina. Accordo con il Vaticano per la nomina congiunta dei vescovi

Notizie Geopolitiche –

Dopo tre anni di trattative è finalmente stato firmato un accordo di massima tra la Repubblica Popolare Cinese e lo Stato della Città del Vaticano circa la nomina dei vescovi e quindi la soluzione alla spaccatura dei 15 milioni di cristiani cinesi fra una Chiesa “patriottica”, con i prelati nominati dal partito, ed una “clandestina”, i cui vescovi sono nominati dal papa.
I prelati, in passato scomunicati proprio perché vescovi non consacrati dal pontefice, sono stati scelti dal Partito Comunista Cinese, ma tant’è che per giungere ad un accordo ciascuna delle due parti ha dovuto cedere qualcosa.
La nota vaticana ha riportato che “nel quadro dei contatti tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, che sono in corso da tempo per trattare questioni ecclesiali di comune interesse e per promuovere ulteriori rapporti di intesa, oggi, 22 settembre 2018, si è svolta a Pechino una riunione tra monsignor Antoine Camilleri, sottosegretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e Wang Chao, viceministro degli Affari esteri della Repubblica Popolare Cinese, rispettivamente capi delle delegazioni vaticana e cinese”. “Nel contesto di tale incontro – ha concluso il comunicato -, i due rappresentanti hanno firmato un Accordo Provvisorio sulla nomina dei vescovi”.
Non si conoscono i dettagli di quanto stabilito, ma è certo che la Santa Sede ha riconosciuto gli 8 vescovi nominati dal partito e che con oggi la nomina dei prelati avverrà con l’approvazione di ambo le parti.
Non si ha notizia della sorte dei due vescovi cinesi della Chiesa “clandestina” nominati dal Vaticano.