Cina. Due canadesi condannati per spionaggio

di Giuseppe Gagliano

Ad un mese dalla condanna per spionaggio in Cina di un cittadino canadese, il quotidiano cinese Global Times ha passato fotografie di equipaggiamenti militari a un suo connazionale, Michael Kovrig. Il quotidiano di Stato, che cita una fonte non identificata, assicura che le foto e le immagini scattate da Spavor dell’attrezzatura militare erano segreti di Stato “di second’ordine”, e che ha fornito le foto anche a persone al di fuori della Cina. Secondo il giornale, Spavor era un “informatore chiave” di Kovrig.
I due cittadini canadesi sono stati arrestati in Cina nel dicembre 2018, pochi giorni dopo che la polizia canadese ha arrestato Meng Wanzhou, direttore finanziario del colosso tecnologico cinese Huawei, che è anche la figlia del fondatore.
La Cina, che respinge l’accusa che i casi dei due canadesi siano collegati a quello di Meng, ha rilasciato pochi dettagli sulla questione. In Canada un giudice dovrebbe pronunciarsi sull’estradizione di Meng negli Stati Uniti il ​​21 ottobre.
Michael Spavor, un uomo d’affari che vive tra Cina e Corea, è stato processato a porte chiuse a marzo e condannato a 11 anni di carcere l’11 agosto. Michael Kovrig, un ex diplomatico, ha lavorato per il think tank International Crisis Group (ICG) dal 2017. Presentato come “un uomo d’affari venuto a commerciare” dalle autorità cinesi, è stato anche processato a marzo e il verdetto del tribunale deve ancora essere pronunciato.
Il quotidiano ufficiale del Partito Comunista al potere ritrae Kovrig come il fulcro di un importante giro di spionaggio. “A Pechino, Shanghai, Jilin e altrove, attraverso i suoi associati, Kovrig ha raccolto una grande quantità di informazioni riservate relative alla sicurezza nazionale cinese, sulle quali ha scritto rapporti analitici. Le informazioni raccolte da Kovrig includevano segreti di Stato e intelligence di secondo livello”, scrive il giornale.
La fonte anonima afferma che i due detenuti sono in buona salute, che “le loro esigenze dietetiche e atletiche” sono state curate, e che possono essere raggiunti dalle loro famiglie e dalle autorità consolari. Ad agosto il primo ministro canadese Justin Trudeau, sostenuto dal capo della diplomazia americana Antony Blinken, ha denunciato “più di due anni e mezzo di detenzione arbitraria e mancanza di trasparenza nel processo giudiziario” dei suoi due connazionali.