di Giuseppe Gagliano –
Da inizio agosto la Cina ha effettuato diversi lanci spaziali. Di questi, otto erano di natura militare, con la messa in orbita di 18 satelliti Yaogan e Tianhui per l’osservazione e l’intercettazione dei segnali (SIGINT). Altri sette lanci, benché presentati come civili, servono in realtà interessi di difesa.
Un lancio significativo avvenuto ad agosto è stato quello del Ludi Tance-4-01 (L-SAR4-01), il primo satellite cinese di osservazione radar ad apertura sintetica (SAR) in orbita geosincrona. Sebbene ufficialmente destinato all’osservazione del territorio cinese e al monitoraggio delle catastrofi naturali, la sua posizione orbitale gli permette di tenere sott’occhio continuamente aree estese, dal Golfo del Bengala fino all’Australia.
La maggior parte di questi satelliti sono dedicati all’osservazione radar, alle comunicazioni radio, al tracciamento delle navi e all’intercettazione di segnali, mentre è stato lanciato solo un numero minore di satelliti di osservazione ottica, iperspettrale e di telecomunicazioni. Con l’arrivo dell’inverno, l’importanza delle immagini radar aumenta poiché sono meno influenzate dalle condizioni meteorologiche avverse.
Questo aumento dell’attività spaziale cinese arriva in un momento delicato, con l’attenzione del paese rivolta al Medio Oriente e all’Ucraina. Fonti di intelligence sottolineano che alcune immagini raccolte dai satelliti cinesi sono state condivise con la Russia, sottolineando l’importanza strategica di questi sviluppi nel contesto globale.