di Giuseppe Gagliano –
La collaborazione giudiziaria tra Colombia e Cile per smantellare il Tren de Aragua segna una pietra miliare nella lotta contro il crimine organizzato in Sud America. Questa banda transnazionale, che ha avuto origine in Venezuela e ha esteso la sua influenza a sette paesi, è stata una minaccia persistente per la sicurezza regionale. La recente cattura di Larry Amaury Álvarez Núñez, alias “Larry Changa”, co-fondatore e figura chiave dell’organizzazione, avvenuta in Colombia, e l’arresto di Salomón Fernández Torres, leader del Tren de Aragua a Bogotá, indicano un cambiamento nella dinamica della cooperazione transnazionale che potrebbe indebolire significativamente le operazioni della banda. Le autorità giudiziarie di Colombia e Cile, riunite per la prima volta a Bogotá, hanno iniziato a condividere informazioni e strategie per affrontare questa sfida comune.
L’atteggiamento del governo venezuelano, che fino a poco tempo fa sminuiva l’esistenza del Tren de Aragua come una “finzione mediatica”, ha complicato gli sforzi di cooperazione giudiziaria. Tuttavia, la recente disposizione della Colombia a collaborare, arrestando figure ricercate dalla giustizia cilena come “Larry Changa”, ha aperto nuove vie per la cooperazione.
L’impatto di questi arresti si estende oltre le singole catture, rivelando nuove piste sulla struttura e l’estensione dell’organizzazione nella regione. La cattura di “Larry Changa” a Circasia, Quindío, è stata un colpo significativo, dato il suo ruolo centrale nelle operazioni del Tren de Aragua in Cile. La sua estradizione, richiesta dal Cile, segnala un rinnovato impegno per portare questi criminali davanti alla giustizia. D’altra parte, la cattura di Salomón Fernández Torres ad Aguazul, Casanare, rappresenta uno dei colpi più duri contro la banda a Bogotá, dove era attivo dal 2018. L’arresto di Fernández, conosciuto come “l’uomo fantasma” o il “leader delle finanze”, getta luce sull’infiltrazione del Tren de Aragua nella capitale colombiana e sui suoi tentativi di espandersi in altre città come Medellín e Cartagena. L’operazione contro “Salomón” mette in evidenza la sofisticazione dell’organizzazione, che ha utilizzato metodi di riciclaggio di denaro in settori come concessionarie di automobili e attività commerciali per finanziare le sue attività criminali. L’espansione del Tren de Aragua è stata facilitata dalla debolezza del sistema giudiziario venezuelano e dal fenomeno migratorio, che ha permesso alla banda di stabilirsi in nuovi territori. Le autorità colombiane hanno documentato la presenza della banda anche negli Stati Uniti, in particolare in Florida e New York, il che sottolinea il suo raggio d’azione transnazionale. La collaborazione giudiziaria tra Colombia e Cile, sebbene tardiva, rappresenta un avanzamento significativo nella lotta contro una delle bande criminali più potenti della regione. Le autorità di entrambi i paesi sono determinate a continuare questa collaborazione per svelare completamente la rete del Tren de Aragua e portare davanti alla giustizia i suoi leader, inviando un messaggio chiaro che il crimine organizzato transnazionale non rimarrà impunito.