di Alberto Galvi –
L’ ELN (Esercito di Liberazione Nazionale) è la più grande forza di guerriglia rimasta in Colombia, mantiene una presenza forte e organizzata operando attraverso il confine con il Venezuela. L’ELN iniziò a usare il Venezuela come rifugio negli anni ’80 per le operazioni delle autorità colombiane. Conta circa 3mila combattenti, ma la cifra potrebbe essere molto più alta. Il gruppo e il governo si sono in passato incontrati in Messico prima della sospensione dei colloqui.
A causa degli scontri di gennaio tra l’ELN e una fazione dissidente delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), migliaia di persone sono state sfollate. Le FARC continuano a operare in alcune parti del paese nonostante gli accordi di pace negoziati nel 2016. La lotta riguarda il controllo del territorio e l’accesso al confine con il Venezuela, che rappresenta un passaggio cruciale per il trasporto della droga fuori dal Paese.
La tensione rimane alta nella regione di Catatumbo, che si estende lungo il confine con il Venezuela nel dipartimento di Norte de Santander, area dotata di riserve di petrolio e coltivazioni di coca, ma con una popolazione povera. Questa zona di confine è teatro di violente competizioni tra gruppi armati per il controllo del territorio, con tanto di reclutamento di bambini. Diverse persone sono fuggite per paura che l’ELN reclutasse con la forza i figli adolescenti.
Quando il presidente Gustavo Petro entrò in carica, promise di attuare un piano di pace totale con i gruppi armati colombiani. Ma i negoziati non sono stati facili con l’ELN. I funzionari governativi hanno sospeso i colloqui di pace a causa dei combattimenti a Catatumbo, ma ora affermano di essere pronti a riprenderli.
L’ELN è diventato negli ultimi anni attivo sia in Colombia che in Venezuela. Gli attacchi statunitensi contro imbarcazioni che trasportano droga nei Caraibi e il rafforzamento militare nella regione per aumentare la pressione sul presidente venezuelano Nicolás Maduro sono visti dall’ELN come un atto di intromissione statunitense. La posizione aggressiva degli Stati Uniti nei confronti del governo del vicino Venezuela ha conferito una dimensione internazionale al conflitto interno in Colombia.












