Colombia. Operazioni di controspionaggio per contrastare agenti russi e cubani

di Giuseppe Gagliano

L’intelligence colombiana ha effettuato operazioni di sorveglianza nei confronti dei diplomatici russi e cubani di stanza nel paese latinoamericano tra il 2016 e il 2019, secondo i resoconti dei media emersi all’inizio di questa settimana.
I rapporti affermano che il National Intelligence Directorate (DNI) della Colombia era dietro operazioni che comportavano la sorveglianza fisica, e elettronica. Secondo quanto riportato, una delle operazioni aveva il nome in codice “Catedra” e aveva come obiettivo tre membri del personale dell’ambasciata russa nella capitale colombiana Bogotà. Oltre ai diplomatici stessi, gli agenti del DNI avrebbero spiato i coniugi dei diplomatici e i loro figli. In alcuni casi gli agenti del DNI si sarebbero travestiti da commercianti di strada per spiare le case dei diplomatici. L’agenzia ha anche installato dispositivi elettronici negli hotel in Colombia, in particolare nella località turistica di Melgar, nella Colombia centrale, dove oltre una dozzina di membri del personale dell’ambasciata russa sono stati in vacanza nel 2017.
Presumibilmente l’operazione “Catedra” ha visto anche l’intercettazione delle comunicazioni di almeno due diplomatici russi. Questi sono stati identificati come Denis Viktorovich Khromov, che è stato il secondo segretario presso l’ambasciata russa a Bogotà, e Aleksandr Nikolayevich Belousov, che alla fine del 2020 è stato dichiarato persona non grata ed espulso dal governo colombiano con l’accusa di spionaggio. I media colombiani avevano riferito all’epoca che Belousov era stato individuato come ufficiale dell’intelligence, come risultato da un’operazione del DNI durata due anni con nome in codice “Enigma”.
Il DNI ha anche spiato almeno 10 diplomatici cubani e altri membri dell’ambasciata di Cuba a Bogotà, secondo gli stessi rapporti. L’operazione, nome in codice “Matias”, ha indagato sulla presunta “interferenza cubana” in Colombia e ha avuto luogo mentre il governo cubano ospitava colloqui di pace tra il governo colombiano dell’allora presidente Juan Manuel Santos e i leader dei più grandi gruppi militanti del paese, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Secondo i rapporti, il DNI avrebbe reclutato un lavoratore dell’ambasciata cubana ordinandogli di “installare dispositivi di sorveglianza ed estrarre informazioni dall’edificio in cui si trovavano gli obiettivi di controllo”. Ciò alla fine ha permesso al DNI di ottenere “accesso alle telecamere di sicurezza e alle stanze in tutto l’edificio” dell’ambasciata cubana, affermano i rapporti. Secondo quanto riferito, le operazioni “Matias” e “Catedra” sono state concluse nel 2019.