Commessa dalla Cina: le prime navi da crociera saranno costruite da Fincantieri

di Marco Pugliese –

L’Italia sbarca in Cina, metafora non fu più calzante: Fincantieri ha ottenuto una commessa importante, che darà nuova linfa a tutto il settore industriale pesante italiano, dal momento che è arrivata dalla Cina la commessa per la costruzione di navi da crociera di grosso tonnellaggio.
A Trieste, durante l’11ma edizione del “China Cruise Shipping and International Cruise Expo” che ha preso avvio oggi a Tianjin, Fincantieri e China State Shipbuilding Corporation (CSSC) hanno firmato con Carnival Corporation e CIC Capital Corporation (CIC Capital) un accordo non vincolante per la costruzione delle prime nuove navi da crociera che saranno realizzate in Cina per il mercato cinese, ma l’apporto italiano sarà fondamentale.
L’accordo è soggetto a diverse condizioni, inclusi il perfezionamento della joint venture e il finanziamento. Scafo e ponte saranno costruiti in Cina, propulsione ed apparti elettrici ed elettronici in Italia come le rifiniture d’arredamento.
Secondo quanto previsto dall’accordo, la joint venture in via di costituzione tra Fincantieri e CSSC fungerà da prime contractor per la costruzione presso il cantiere Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding (SWS), sito del gruppo CSSC, di due nuove navi da crociera ordinate dalla joint venture di cui faranno parte Carnival Corporation, CSSC e CIC Capital, con l’opzione anche per due ulteriori unità.
Le nuove navi saranno basate sulla piattaforma delle navi della classe Vista realizzate da Fincantieri per il gruppo Carnival, e il loro design sarà appositamente personalizzato secondo i gusti specifici dei clienti cinesi per il nuovo brand crocieristico della joint venture, che si occuperà anche di operare le unità. La prima consegna è prevista per il 2022.
L’accordo firmato fa seguito a quello dello scorso luglio tra Fincantieri e CSSC per la costituzione di una joint venture finalizzata allo sviluppo e alla crescita dell’industria crocieristica cinese.
Aggiornamenti ed upgrade delle navi saranno interamente gestiti dall’Italia, le navi verranno “messe in secca” in Cina ma ad operare saranno squadre di tecnici italiani, verrà montato su naviglio civile il sistema di controllo a guida satellitare d’ultima generazione che permette una perfetta sinergia con naviglio anche di tipo militare oltre alle più moderne soluzioni riguardanti la sicurezza marittima e l’anti pirateria.
Qui vale approfondire la seconda parte dell’accordo. Le navi cinesi navigheranno su rotte molto particolari che necessiteranno di “protezione ed osservazione”. Verrà creato un centro di controllo marittimo nel Pacifico in collaborazione Cina-Italia in funzione anti
pirateria. L’Italia opererà con naviglio leggero nella prima fase in supporto alla flotta cinese e addestrerà il personale di bordo utilizzando istruttori della Marina Militare. L’accordo rappresenta uno dei primi passi dell’Italia in quello che sarà il prossimo teatro economico mondiale: l’Asia ed il Pacifico.