Consiglio Mondiale dell’Acqua: finanziamento dei servizi igienico-sanitari per lo sviluppo sostenibile

di Andrea Vesentini *

– Il rapporto, redatto dal Consiglio Mondiale dell’Acqua, propone metodi per migliorare i servizi igienico-sanitari urbani attraverso dei punti d’azione
– Il rapporto si basa sull’analisi di otto casi studio attuali, individuando gli ostacoli al finanziamento dei servizi
– Se non si ricorre a un’azione immediata, come suggerisce il rapporto, non sarà possibile raggiungere il target di servizi igienico-sanitari stabilito dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 6 entro il 2030, lasciando così milioni di persone nel mondo senza accesso a servizi adeguati

BRASILIA. Il Consiglio Mondiale dell’Acqua ha diffuso questa settimana durante l’ottavo World Water Forum di Brasilia un rapporto dal titolo ‘Increasing Financial Flows for Sanitation’ (“Aumentare i flussi di finanziamenti ai servizi igienico-sanitari”), nonché delle Raccomandazioni di Politiche per i Ministri e gli Enti Locali che invitano i decision maker ad investire con coraggio a favore del cambiamento. Il rapporto, redatto nel corso di un anno, esamina lo stato attuale dei servizi igienico-sanitari in otto città del mondo, e propone alcune azioni politiche necessarie al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) numero 6 entro il 2030, focalizzandosi sui finanziamenti indispensabili a conseguire quest’obiettivo. Nel mondo, 2,4 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienico-sanitari adeguati; considerato il ritmo inarrestabile di urbanizzazione e gli eventi climatici estremi dovuti ai cambiamenti in atto, è arrivato il momento di agire sul tema.

Nonostante i progressi fatti in quest’ambito dalla promulgazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nel 2000, il settore dei servizi igienico-sanitari soffre tuttora di una grave mancanza di fondi ed è spesso in coda alla lista di priorità di molti governi. Il rapporto analizza la situazione dei servizi in tre continenti, in paesi sviluppati e in via di sviluppo. Tra le città prese in esame con lo scopo di dimostrare gli effetti della mancanza di finanziamenti, della cattiva gestione e dell’urbanizzazione attuale troviamo Nairobi, Dakar, Durban e Bogotá. Il Consiglio Mondiale dell’Acqua si augura che questo rapporto, insieme ad altre pubblicazioni e dibattiti di alto livello che si stanno attualmente svolgendo all’ottavo World Water Forum, possa servire a spingere la comunità globale ad agire sul tema.
Jon Lane, consulente della task force che ha redatto il rapporto, ha dichiarato al World Water Forum: “I governi e gli altri enti riconosceranno i benefici che i sevizi igienico-sanitari apportano a una società, che comprendono sia benefici sociali sia benefici economici. La disponibilità di servizi igienici adeguati migliora la salute delle persone e la loro produttività, salvaguarda l’ambiente e mantiene pulite le città, il che porterà a maggior turismo e sviluppo economico”.
I messaggi chiave rivolti a tutti i decision maker nel rapporto appena pubblicato sono quelli di aumentare i risparmi grazie all’implementazione di servizi igienico-sanitari urbani più efficienti, aumentare i flussi di finanziamenti grazie alla messa in atto di una serie di strumenti e meccanismi finanziari innovativi o già in uso, e raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di servizi igienico-sanitari entro il 2030 grazie ad un approccio deciso e risoluto.
Il Presidente del Consiglio Mondiale dell’Acqua Benedito Braga ha sottolineato l’importanza di un’azione immediata per raggiungere il target di servizi igienici dell’Obiettivo 6: “Nonostante siano stati fatti sforzi comuni per migliorare l’accesso ai servizi igienico-sanitari più elementari, un terzo della popolazione al mondo ne è ancora senza. I servizi igienici urbani hanno un costo ingente che richiede finanziamenti consistenti e sostanziali e un aumento nei flussi di finanziamento, ma troppo spesso si dà priorità ad altre questioni”.
Fondato dal Consiglio Mondiale dell’Acqua, l’ottavo World Water Forum si tiene dal 18 al 23 marzo 2018 nella capitale brasiliana Brasilia e ha come titolo “Sharing Water” (“Condividere l’acqua”), tema che sottolinea la capacità di questa preziosa risorsa di unire comunità e abbattere barriere. Il Consiglio Mondiale dell’Acqua invita tutti a partecipare al più grande evento al mondo sul tema, che riunisce capi di stato, ministri, decision maker di alto livello, esperti e professionisti del settore, la società civile, enti locali e ricercatori. Il World Water Forum vuole mettere l’acqua al centro dello sviluppo globale e sensibilizzare i cittadini affinché si impegnino a costruire un futuro sostenibile.

Il Consiglio Mondiale dell’Acqua – World Water Council:
Il World Water Council (WWC) è una piattaforma internazionale che riunisce vari stakeholder nonché il fondatore e co-organizzatore del World Water Forum. La missione del World Water Council è quella di mobilitare l’azione sui problemi legati all’acqua a tutti i livelli, anche di decision-making, per coinvolgere le persone nel dibattito in corso e mettere in discussione i luoghi comuni sul tema. Il Council si concentra sulla dimensione politica della sicurezza delle risorse idriche, l’adattamento e la sostenibilità, e lavora per mettere l’acqua in cima all’agenda politica. Istituito nel 1996 a Marsiglia, Francia, il World Water Council conta tra i suoi membri oltre 300 organizzazioni da oltre 50 paesi.
Maggiori informazioni a www.worldwatercouncil.org @wwatercouncil #wwatercouncil

* Marco de Comunicación.